UBUNTU FESTIVAL DELLE CULTURE AFRICANE

Nella primavera del prossimo anno, da marzo fino a giugno, a Varese si svolgerà la prima edizione del festival delle culture africane Ubuntu. Un festival che vuole mostrare variegati aspetti dell’Africa ancora da scoprire, attraverso mostre d’arte, proiezioni di film, eventi sportivi, talks e sfilate di moda.

 

Qual è il significato di “Ubuntu”?

Termine utilizzato da Nelson Mandela, letteralmente “Io sono perché tu sei”. Come dice anche Michele Todisco, coordinatore del festival: “Ubuntu è un termine che esprime la filosofia africana della collaborazione e coesistenza di diverse culture. Infatti non si può parlare di una sola Africa, ma di una variegata esposizione di culture, lingue e costumi che va dal Magreb al Sud Africa e sarebbe molto riduttivo condurle a una sola declinazione che condanna l’Africa a essere vittima di convenzionali semplificazioni. In questo senso l’Italia, e Varese, funge da ponte fra Africa ed Europa nell’abbattimento di stereotipi e pregiudizi che spesso si hanno nei confronti del popolo africano”. Non per caso l’Africa di oggi trova nell’arte e nella cultura la sua rinascita e l’elemento di riscatto dalla ancora dominante visione troppo “occidentale”.

 

Perché proprio Varese?

“Varese è una delle città italiane più vicine all’Europa – continua Todisco – e registra sul proprio territorio, dopo Milano, Brescia e Bergamo, il più alto numero di emigranti provenienti dal continente africano. Ha molte associazioni attive sul territorio che hanno contatti con l’Africa ed inoltre è sede dell’Università degli Studi dell’Insubria, che recentemente ha attivato un corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo, volto ad indagare in modo interdisciplinare la complessità dell’età contemporanea.”

 

Quali attività prevede il Festival?

Coopuf Iniziative Culturali , motore del festival occupandosi di coordinamento, promozione e organizzazione generale, proporrà tre eventi musicali e tre teatrali, più degli eventi di moda africana in collaborazione con Afro Fashion.
Amici per Africa” si occuperà dell’azione di “Vent’anni di progetti medico odontoiatrico in Africa”, con la partecipazione del direttore dell’ospedale di Mikumi in Tanzania. “Africa e Sport” organizzerà una conferenza sulla cultura del running in Kenya, seguita da un momento conviviale e di aggregazione con musica africana. Al Museo Castiglioni si terrà una mostra su “I Colori dell’Africa ” e una rassegna di documentari etno-archeologici sull’Africa. La cooperativa Ballafon organizzerà un’esposizione di pittura e scultura di Moutala Diop, con una conferenza sull’arte contemporanea in Senegal. Ci sarà un contest fotografico con l’azione “Collettiva fotografi emergenti africani”, gestito dall’associazione Gattabuia. Ed è previsto un ciclo di incontri “Sulla donna africana”, organizzato da CUAMMVarese, con invito di personalità africane. Inoltre, è prevista la proiezione di 3 film di autori africani, da parte di Filmstudio 90, con auspicabile partecipazione dei registi delle opere in rassegna.
Di particolare interesse il progetto “Focus Rwanda” in cui gli studenti del corso di Storia e istituzioni dell’Africa dell’Università dell’Insubria tentano di chiarire le ragioni del genocidio avvenuto in Rwanda tra primavera ed estate del `94. Come spiega Katia Visconti, docente e responsabile del progetto: “I ragazzi stanno conducendo un’attività di ricostruzione documentaristica sulla narrazione di quel genocidio, una pulizia etnica che, sullo sfondo i una situazione geopolitica complessa, in soli 100 giorni, ha provocato tra 800 mila e un milione di vittime. In particolare, i ragazzi lavoreranno per allestire un’installazione museale che, attraverso immagini e suoni, si propone di ripercorrere le ragioni e le responsabilità di quella catastrofe umanitaria, consumatasi a riflettori spenti perché l’Europa e l’Occidente preferirono non guardare”.

 

Il Festival sarà diffuso, sia nel tempo, a partire da marzo con la mostra al Museo Castiglioni, sia nello spazio, con varie location coinvolte, nel territorio del comune di Varese, di Buguggiate e di Ternate, per finire con un evento finale con spettacoli di musica danza e teatro il 19 e 20 giugno presso la tensostruttura dei Giardini Estensi  o nel parco di villa Toeplitz.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del festival

https://ubuntufestivalafricavarese.wordpress.com, dove nella sezione “Notizie” si possono trovare aggiornamenti e articoli settimanali, e alla pagina Facebook Ubuntu Festival Africa Varese Europa.
Il festival è alla ricerca di volontari, per partecipare basta scrive un’email a fest.africavarese@gmail.com.