Un gioco di guerra: una tavola, delle pedine-carro armato, delle strategie, vincitori e vinti.
Un gioco, e come tale innocuo, divertente, aggregante. Ma soprattutto lontano, molto lontano dalla realtà. Perché quando alle pedine si sostituiscono uomini e carri armati veri, quando alla tavola si sostituiscono pianure, montagne, città, quando alle strategie di gioco si sostituiscono le strategie di morte, a quel punto tutto diventa pericoloso, tragico, disgregante. Ed è bene non confondere le due realtà per non ritrovarsi, con leggerezza, ad accettare notizie che da quelle pianure, quelle montagne, quelle città ci parlano di esplosioni, di attentati, di sparatorie, ma soprattutto di sofferenza e di morti (per il 90% civili, uno su tre bambini).
Questo dunque lo scopo di Stupidorisiko che, sabato 29 gennaio 2011 alle ore 21:00 (ingresso gratuito), verrà ospitato dall’Auditorium San Luigi di Garbagnate Milanese nell’ambito dell’iniziativa “La Nostra Città Lavora per la Pace” promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune: una serie di appuntamenti che vedranno Garbagnate protagonista di un vero percorso di pace con la collaborazione del gruppo Emergency di Saronno (oltre a Stupidorisiko: una mostra di fotografie di Giuseppe Villarusso dedicata all’Afghanistan dal 23 al 27 febbraio; una serata di musica e letture di pace e di guerra il 24 febbraio; uno spettacolo, dedicato all’Oreste di Euripide, che diventa riflessione sulle ragioni dell’odio il 10 marzo).
Stupidorisiko è una pièce teatrale della Fondazione Emergency – scritta e diretta da Patrizia Pasqui, con l’attore livornese Mario Spallino a interpretare un monologo tragicomico denso di riflessioni sulla follia dei conflitti – il cui sottotitolo, Una geografia di guerra, ne palesa le intenzioni: la guerra non è astratta, non è asettica; la guerra si fa sul territorio, in luoghi vivi (che siano l’Europa delle trincee della Prima Guerra Mondiale o l’Africa dei minerali preziosi o ancora la Berlino divisa dal muro) che vengono da essa svuotati di senso e di persone. La guerra traccia solchi incolmabili tra gli individui, solchi tra luoghi, solchi tra il presente e il passato. Ma non solo: la geografia umana dello spettacolo diventa simbolo della geografia economica che fa da sfondo ad ogni conflitto. Una geografia che vede diverse fazioni scontrarsi, allearsi, sostenersi o annientarsi per un unico grande scopo, quello prettamente monetario ed economico della gestione e della proprietà delle ricchezze del mondo.
Durante la serata incontreremo molti personaggi, dal parlamentare francese durante la Prima Guerra Mondiale al marine dall’accento livornese, alla giovane guida che racconta l’inferno di Mauthausen.
Grazie alle loro testimonianze e alla veridicità dei loro racconti (verosimili e/o documentati) viene convogliato un profondo senso di inadeguatezza dell’uomo nei confronti dell’accettazione della guerra, un’inadeguatezza che si traduce in consapevolezza della stupidità di ogni tipo di conflitto, anche quello più simile a un gioco. E proprio Spallino, da solo in scena, si fa carico di dar corpo e voce a tutti questi personaggi, plasmando la sua arte al servizio dell’umana pietà.
Emergency Saronno
info: www.emergencysaronno.altervista.org