Didattica teatrale, tra platea e palcoscenico: questa, da anni, la filosofia che sta alla base delle scelte di programmazione del teatro Sociale di Busto Arsizio. Una filosofia che emerge anche dal cartellone ideato dall’associazione culturale «Educarte» per la rassegna «Il teatro dei ragazzi e per i ragazzi», la stagione 2011/2012 riservata al pubblico in età scolare, dai bambini delle primarie ai giovani dei licei e degli istituti tecnici. Sette i mesi di programmazione (da novembre 2011 a maggio 2012) e cinque gli spettacoli in agenda, due dei quali realizzati dagli stessi ragazzi nell’ambito del progetto «Officina della creatività», o più precisamente dei laboratori «Attori in erba» e «Dalla Divina Commedia», promossi nell’ambito della convenzione stipulata tra il Comune di Busto Arsizio e la società «Il teatro Sociale» Srl per il triennio 2009-2011. I primi a salire in scena saranno, la prossima primavera (giovedì 19 e venerdì 20 aprile 2012), una quarantina di bambini delle scuole primarie, impegnati in questi mesi nella riduzione scenica di una delle favole più vendute e lette al mondo: «Il piccolo principe» del narratore-aviatore francese Antoine DeSaint-Exupéry, profonda riflessione sull’uomo e sui molti aspetti della sua vita, a iniziare dall’inestimabile valore dell’amicizia. I giovani del corso «Dalla Divina Commedia» (una trentina di ragazzi dai 13 ai 20 anni) si cimenteranno, invece, con la riduzione scenica dell’ultima cantica dantesca: il «Paradiso» (giovedì 31 maggio 2012). Le storie di Costanza d’Altavilla, san Francesco d’Assisi, Cacciaguida e molti altri personaggi verranno rilette a partire dalle incisione di Gustave Doré, tutte giocate sul tema della luce e della leggerezza extra-corporea. Bambini e giovani, dunque, sul palco, ma anche in platea per veder recitare i loro coetanei o per riflettere sulla nostra storia recente, come avverrà con il primo appuntamento in cartellone: «Libertà» (giovedì 17 novembre 2011), «uno spettacolo per i 150 anni dell’Italia unita», che si
propone di rileggere le pagine più significative di Giovanni Verga dedicate alla cosiddetta «questione meridionale». Un progetto, questo, frutto dell’impegno civile che da sempre caratterizza la programmazione del teatro Sociale di Busto Arsizio, come prova anche il recital «Se questo è un uomo», tratto dall’omonimo romanzo che Primo Levi dedicò alla sua esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz. Un recital che è in repertorio dall’aprile 1997 e che, quest’anno, verrà proposto per il quindicesimo anno consecutivo, in occasione della Giornata della memoria (venerdì 27 gennaio 2012). Chiude il programma della rassegna «Il teatro dei ragazzi e per i ragazzi» lo spettacolo «Vita di Karol (Il mio Wojtyla)» di Delia Cajelli (venerdì 16 dicembre 2011), dedicato a una delle figure più amate dai giovani: papa Giovanni Paolo II, del quale verranno raccontate la passione per il teatro, ma anche i tanti volti del lungo ministero sacerdotale, dai viaggi per il mondo al rapporto con i bambini e i
giovani, dalla grande capacità comunicativa all’esperienza della sofferenza e della malattia. Ma la grande novità della programmazione didattica che il teatro Sociale e l’associazione «Educarte» hanno in cantiere per la stagione 2011/2012 riguarda il corso «Chi è di scena? Il pubblico», realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo di Milano. Un corso, questo, per adulti (dai 16 anni in poi), che si propone di avvicinare agli iscritti all’ABC della recitazione, ma anche di offrire loro gli strumenti per comprendere uno spettacolo teatrale. Perché, dichiara Delia Cajelli, «se conosci i codici del teatro, lo gusti meglio».