Giovedì 9 luglio sarà una serata all’insegna della lettura grazie all’iniziativa “SCOPRI SARONNO DI SERA“, con il tema ‘ioleggoperchè…‘. L’evento si svolgerà in Cortile di vicolo Santa Marta 9 a Saronno, dove la professoressa Rosaria Giannoni ci introdurrà uno dei più importanti scrittori italiani del dopoguerra, Mario Rigoni Stern.
Il progetto organizzato dal Comune di Saronno in collaborazione con Saronno Urban Center, Saronno Distretto del Commercio e la Comunità Pastorale Crocifisso Risorto progetto Chiese Aperte sarà un’occasione per stare insieme e condividere divertimento, cultura e perchè no, un pò di shopping nel centro storico. L’iniziativa si terrà ogni giovedì sera fino al 7 agosto con tematiche sempre nuove e differenti.
Mario Rigoni Stern oltre ad essere stato uno dei più grandi ed intensi scrittori dell’Italia del dopoguerra è stato anche uno dei pochi sopravvissuti alla ritirata di Russia del 1943. Nel celebre romanzo “Il Sergente nella neve” ha descritto sul filo della memoria le tragiche vicende di quella ritirata in tutta la loro drammaticità. In seguito accusato da Elio Vittorini in persona di non essere uno scrittore “nato” ma di saper solo trarre spunto dalle vicende personali, è diventato invece narratore di storie incentrate più che altro sulla natura e timbrate da quella sua personalissima patina di nostalgie depositate nella memoria.
Rigoni Stern ha portato alla luce nei suoi lavori quella serie di ricordi incancellabili, capaci di rivivere in pieno e di essere evocati solo fra i silenzi della montagna e sotto la neve. Pagine, le sue, che rilette a distanza di anni conservano inalterato il fascino e la loro drammaticità.
La storia di Tönle Bintarn, contadino veneto, pastore, contrabbandiere ed eterno fuggiasco è l’odissea di un uomo che tra la fine dell’Ottocento e la Grande Guerra rimane coinvolto per caso nei grandi eventi della Storia e combatte una battaglia solitaria per la sopravvivenza sua e della civiltà cui sente di appartenere.
Rigoni Stern dà voce alle cose, alle persone, alla natura nei loro aspetti più autentici, testimonianze di un’umanità di confine che vince nonostante la Storia.
In “Stagioni”, l’inverno è la neve che cade sulle montagne della guerra. La primavera si risveglia con una coppia di scoiattoli tra i rami di un abete. L’estate, invece, se la porta dentro un ragazzo che torna dal campo di battaglia. Mentre l’autunno si riflette negli occhi di un pettirosso nascosto in un cespuglio di rose canine. Sono questo, questo e molto altro, le Stagioni di Mario Rigoni Stern: la testimonianza di un passato che continua a riaffiorare, il percorso di una vita vissuta fino in fondo, con passo calmo e sicuro, giorno dopo giorno.
«Erano belle le sere estive con la luna sopra i tetti. Mi pareva di sentire le stelle e invece erano i grilli sui prati. Allora le voci del paese e della natura intorno, gli odori, i rumori, le nuvole e le luci avevano chiaro riferimento con la vita e seguivano le stagioni dei nostri giuochi e del lavoro degli uomini».
[Mario Rigoni Stern, Stagioni]
Io leggo perchè… leggere nutre la mente e l’anima
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