Da Cosa nostra a Casa nostra! L’abitazione di via Stradivari a Lainate, sequestrata alla malavita organizzata ed entrata a far parte del patrimonio comunale, sabato 28 ottobre sarà restituita alla città con una cerimonia ufficiale.
L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata aveva comunicato a fine 2014 all’Amministrazione la disponibilità di un immobile, in via Stradivari, confiscato a malviventi, da tempo disabitato e in condizioni di incuria e di abbandono. Per Lainate rappresentava un’opportunità, non solo per la valenza simbolica, di dimostrare il proprio impegno sul fronte legalità. Di qui l’idea di acquisirla e restituirla ai cittadini.
Nei mesi successivi gli uffici comunali hanno lavorato per reperire risorse per ripristinare l’abitazione ammalorata. Servivano circa 100mila euro per sostenere il Progetto di ‘Housing Sociale: residenzialità temporanea per l’emergenza abitativa’ presentato in sinergia da Servizi Sociali, Uffici Tecnici e al Patrimonio. Regione Lombardia ha deciso di finanziarlo quasi nella totalità. Sono stati così avviati una serie di interventi di sistemazione per rendere accessibile la struttura.
L’immobile di via Stradivari sarà da questo momento destinato ad accogliere temporaneamente – e per un periodo massimo di due anni – famiglie in difficoltà abitativa accompagnati dai Servizi Sociali. Là dove la malavita era di casa, ora potranno rifiorire nuove famiglie. Un bel traguardo che l’Amministrazione comunale ha deciso di celebrare.
“Fino a vent’anni fa era impensabile immaginare che beni e ricchezze della malavita potessero trasformarsi in opportunità, in luoghi di partecipazione e ‘buone pratiche’ del cambiamento – interviene il Sindaco Alberto Landonio – Le leggi introdotte in questi anni sulla scia di una intuizione di Pio La Torre (convinto che fosse necessario colpire la mafia partendo dalle ricchezze mafiose) hanno fatto la differenza. Fino a vent’anni fa si riteneva, inoltre, che il Nord fosse immune da infiltrazioni. La realtà ci ha dimostrato il contrario e, soprattutto, ha insegnato a noi amministratori che non bisogna mai abbassare la guardia e occorre impegnarsi per sensibilizzare e creare anticorpi anche nella propria comunità. Crediamo che aver trasformato un bene della malavita per un riutilizzo a fini sociali vada in questa direzione. Un gesto importante per il suo forte valore culturale, etico e educativo. Proprio per questo ci auguriamo che a celebrare questo evento saremo in molti”.
Sabato 28 ottobre, alle 10, durante la mattinata la casa sarà aperta a tutti i cittadini, in particolare ai ragazzi delle scuole. Al taglio ufficiale saranno presenti le istituzioni locali, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e l’Associazione Libera che da anni si batte contro le mafie e che in questi giorni ha preparato il terreno. Hanno collaborato all’organizzazione del momento di festa anche La Cordata e Sercop.
Il presidio di Libera, in collaborazione con Coop, insieme ai ragazzi dello spazio giovani di Arese YoungDoIt con i loro educatori e alcuni ragazzi Scout di Saronno, si sta occupando (sabato 21 e domenica 22 dalle 15) di pulire spazi interni ed esterni, di organizzare momenti di formazione e sensibilizzazione.
Per sottolineare l’importanza della giornata, sarà messa a dimora la ‘Pianta della legalità’, una magnolia, simbolo di dignità e perseveranza, a sottolineare che questo sarà un luogo che torna a sbocciare e che diventa impegno costante anche di memoria. Solo seminando legalità è possibile fare passi avanti… anche nella nostra città!