Si è svolta domenica 6 ottobre a Varese la prima edizione della EcoRun CorriVarese, una corsa podistica con tre tipi differenti di percorso organizzata da Campus Varese Runners: “Siamo soddisfatti di questa “edizione zero, abbiamo registrato 290 iscrizioni” – afferma Francesca Rinaldo, presidente di Campus Varese Runners. Una corsa solidale per raccogliere fondi, nata da un incontro con la Società Ciclistica Binda. Un’iniziativa collaterale della Tre valli varesine e della Gran Fondo con lo scopo di far conoscere Varese ai tanti visitatori arrivati da tutta Italia e tutta Europa, al seguito degli appassionati ciclisti. Tre i percorsi della prima EcoRun: una 10 chilometri cronometrata, una 10 e una 5 a passo libero, e una vera e propria passeggiata per il centro di circa 5 chilometri alla scoperta di luoghi e ville di Varese. A battezzare l’iniziativa, anche l’assessore allo sport Dino de Simone, e il patron della tre Valli Renzo Oldani.
Alla partenza, in via Sacco anche 40 maglie azzurre del Centro Gulliver che, insieme ad Andos, è stato Charity Partner dell’Evento, e ha raccolto fondi a favore dei propri progetti di prevenzione per gli adolescenti. Ospiti, Operatori e Amici del Centro hanno partecipato con tanta gioia ed entusiasmo alla manifestazione sportiva, chi alla corsa, chi alla passeggiata. Nel momento delle premiazioni al Race Village, la Famiglia Bosina e i dirigenti della Campus Varese Runners hanno consegnato un premio speciale al Centro Varesino, “ringraziando per l’attenzione ai giovani”, come recita la targa consegnata. Proprio alle premiazioni c’è stato anche chi, come Altin, ha registrato il suo record personale, ricevendo una menzione speciale come primo arrivato per il Centro Gulliver alla 10 km.
“Davvero una corsa di valore – racconta il presidente, Don Michele Barban. Da sempre ci prendiamo cura del benessere di giovani, adulti, famiglie. Crediamo molto nel valore dello sport come sana attività da compiere nel tempo libero, per prenderci cura del nostro corpo ed aumentare il nostro benessere fisico, psichico e sociale. Praticando sport impariamo ad avere un metodo, un progetto, un obiettivo, per raggiungere il quale dobbiamo allenarci con costanza e impegno, caratteristiche fondamentali anche per vivere bene. La prospettiva è quella di essere, ogni anno di più, punto di riferimento per la qualità di vita umana e ambientale dei cittadini del nostro territorio. Operare in sinergia con enti, istituzioni ed aziende per creare valore e promuovere la cultura del benessere”. E conclude aggiungendo: “Per noi una giornata così ha un alto valore terapeutico, perché consente ai nostri Ospiti di confrontarsi con la normalità, e misurarsi con le proprie risorse e i propri limiti. Lavoriamo per ricreare contesti di normalità e ridare alle persone ferite dignità e stima”.