Al via la prima edizione della Winter School per la didattica sul patrimonio antifascista condotta dalla storico Gianni Oliva – Dall’8 all’11 dicembre, un laboratorio per discutere di nuovi strumenti educativi tra vecchi e nuovi media. Il tema di quest’anno è la violenza.
Raccontare la storia del ‘900 in modo nuovo, allargando l’orizzonte delle risorse, delle testimonianze e degli strumenti di divulgazione. È questo uno degli obiettivi al centro della prima edizione della Winter School organizzata dall’Istituto Cervi via Fratelli Cervi, 9 – 42043 Gattatico ( Reggio Emilia), per sperimentare nuovi percorsi di riflessione collettiva sul nostro passato più recente e su alcuni nodi ancora irrisolti della storia contemporanea.
Attraverso un articolato programma di interventi e laboratori, alcuni tra i massimi esperti italiani del settore guideranno il pubblico alla scoperta di nuove forme attraverso cui guardare al ‘900, alla vicenda fascista e al patrimonio antifascista lasciatoci in eredità dalla Resistenza. Il tutto con linguaggi e strumenti narrativi che sappiano stare al passo coi tempi, rompendo schemi precostituiti ed elaborando percorsi formativi sull’antifascismo utili ai cittadini del XXI secolo e alle nuove esigenze di democrazia.
Gianni Oliva, autorevole storico torinese con una spiccata propensione alla divulgazione, è il Coordinatore della Winter School “Cervi”, che così sintetizza lo sforzo di questa prima edizione:
“Perché una Winter School sui temi dell’antifascismo, della Resistenza e dell’immediato dopoguerra? La risposta e’ nel sottotitolo: “finito un racconto, se ne fa un altro”. La parafrasi della celebre affermazione di Alcide Cervi coglie infatti la duplice dimensione all’interno della quale la nostra Winter School vuole inserirsi. Temi prima “indicibili” si sono affacciati nel dibattito oscillando tra la serietà della ricerca e la strumentalità dell’uso mediatico; altri “silenzi” sono stati oggetto di analisi rigorose, ma assai meno divulgate. La Winter School si propone di entrare nel merito di questi differenti spunti interpretativi, cercando di offrirne una sintesi a partire dal tema più dibattuto, la violenza. Con un’impostazione del corso attenta ai contenuti, come alle modalità della loro trasmissione.”
L’Istituto Cervi cerca da anni nuovi spunti di interpretazione e divulgazione che consentano alla ricerca storiografica più aggiornata di colmare la distanza tra percezione e analisi del fenomeno, per inaugurare una narrazione collettiva a tutto tondo e nient’affatto ideologica, seppur consapevole degli esiti dell’analisi storica. Per questo il tema di questa prima edizione della Winter School è, non a caso, quello della violenza, un elemento ineliminabile nel dibattito pubblico sul “saldo morale” e sul giudizio storico (sempre in divenire) sull’antifascismo.
Lo storico Massimo Storchi, tra i protagonisti di questa edizione ha sottolineato:
“Studiare la violenza nella Resistenza non è solo un case of study, ma è analizzare un fenomeno di dimensione almeno europea in un ambiente (quello italiano ed emiliano) limitato nello spazio e nel tempo, dove è possibile meglio descrivere e circoscrivere gli elementi del fenomeno stesso. Indagare la “moralità” nella Resistenza ci consente di riflettere sulla nostra contemporaneità, sui meccanismi della violenza oggi.“
Lo scopo è affrontare di petto la questione partendo da alcuni degli strumenti che oggi possono maggiormente contribuire alla narrazione del ‘900, come il cinema, la fotografia, il web. Strumenti che si rivelano sempre più utili per la costruzione di percorsi formativi sull’antifascismo e sulla Resistenza di ieri e di oggi e che diventano, sempre più, attrezzi indispensabili per chi ha il compito di educare le nuove generazioni. Per questo la Winter School si rivolge non solo al grande pubblico, ma in special modo a docenti, formatori, operatori culturali e dell’associazionismo e a quanti hanno un ruolo educativo nei confronti dei più giovani.
Ad aprire i lavori della Winter School, dopo i saluti della Presidente dell’Istituto Cervi Rossella Cantoni e l’Assessore alla Scuola della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi, sarà, giovedì 8 dicembre alle ore 15.00 Vittorio Campione, esperto di sistemi educativi, già segretario del Ministro della Pubblica istruzione Berlinguer dal 1996 al 2000.