Presentazione dei runner che correranno la Milano Marathon per il Centro Gulliver al Cuba 1954 di Varese


Giovedì 22 febbraio il Centro Gulliver compie 32 anni. E desidera festeggiarli organizzando un aperitivo solidale presso il locale Cuba 1954 di Varese dalle ore 18.00.

Un appuntamento importante durante il quale saranno presentate ufficialmente le prime staffette che hanno deciso di correre per il Centro varesino, in quanto il prossimo 8 aprile anche il Gulliver parteciperà alla Milano Marathon come Charity Partner.

Si tratta di due runner che correranno l’intera maratona e di 10 staffette da 4 persone ciascuna: una della Timberland di Stabio (CH), tre di Valore BF di Gallarate, quattro della Ercole Comerio di Busto Arsizio e due di dipendenti e sostenitori del Centro Gulliver.

Il Charity Program è il grande progetto di solidarietà creato e sostenuto da Milano Marathon che permette a tutti i runner di correre per un’Organizzazione Non Profit e di aiutarla a raccogliere donazioni. Maratoneti e staffettisti hanno l’opportunità di sostenere una delle Organizzazioni Non Profit aderenti al Charity Program, aggiungendo così al piacere della corsa anche quello di fare del bene. Complessivamente dalla sua nascita nel 2010, il programma ha raccolto oltre 3.000.000€ e ha visto la partecipazione di quasi 350 Organizzazioni Non Profit.

#RUN4THEFUTURE è il nome del progetto a cui saranno devoluti i fondi raccolti attraverso la partecipazione del Centro Gulliver alla Milano Marathon. Un progetto ambizioso: “Forse con un po’ di incoscienza, ma con tanto entusiasmo lanciamo letteralmente il cuore oltre l’ostacolo e ci mettiamo in gioco. Correremo per i nostri 55 Ospiti accolti nelle 3 Comunità di Bregazzana” – dice don Michele, fondatore e presidente del Gulliver.

L’intento è quello di rinnovare l’arredo delle camere della Cascina Redaelli per creare un luogo dove gli Ospiti possano star bene e condividere sogni e desideri, insomma, “sentirsi a casa”.  Perché una casa accogliente, sicura e bella fa sentire le persone accompagnate con dignità e rispetto. Creare bellezza – anche negli ambienti di cura – dimostra quanta dignità ci sia in ogni vita, seppur ferita. Questo, sia pensando agli Ospiti che già vivono nelle Comunità di Bregazzana, sia a quelli che verranno.

Una “pedagogia della bellezza” che attraversa molti progetti terapeutici e di prevenzione.