Quante passioni può nutrire il cuore umano contemporaneamente? La passione implica dedizione, abnegazione e tempo consumato nel coltivarla. Pittura e cavalli vanno a braccetto nella vita di alcuni illustri artisti del passato, come il francese Gericault, morto proprio in seguito alle numerose cadute da cavallo e l’inglese George Stubbs. Anche Roberto Cucchi ha manifestato molto presto interesse sia per l’arte che per i cavalli: si sa per certo che spesso si recava alle lezioni pomeridiane del liceo artistico a cavallo. L’animale restava poi a far da modello nel cortile della scuola per chi lo voleva ritrarre. Oltre al diploma all’Accademia di Brera, ha conseguito anche la patente di gentlemen, che gli ha consentito di partecipare a numerose corse all’Ippodromo di S. Siro, di Varese, di Torino. Al suo fianco c’è sempre un cavallo, al quale dedica mille attenzioni e col quale fa lunghe galoppate nella brughiera. Come pittore ha dipinto prevalentemente cavalli, con la cura e la precisione di chi conosce tutto di questo animale: l’anatomia, l’indole, i vizi…Da vero artista ha spesso trasfigurato nei suoi quadri il cavallo in una presenza magica e simbolica, inserendola anche in contesti inconsueti. Tempo e appassionato impegno ha dedicato alla pittura e al cavallo anche Silvana Angela Ferrario, che, avendo cominciato a dipingere ai tempi dell’università, è entrata in un maneggio molto più tardi. Ma da allora l’intenso odore della stalla è diventato per lei un gradito profumo. Dopo aver appreso i rudimenti dell’equitazione in Brianza, trasferitasi a Coarezza, ha potuto percorrere in lungo e in largo la brughiera del Vigano con la sua cavalla Chanel. Come pittrice ha sperimentato tutti i generi figurativi, concentrandosi negli ultimi anni nella rappresentazione di fiori. Ma ha sempre conservato uno spazio per dipingere cavalli, esplorando le forme della pittura tradizionale, soprattutto anglosassone e rappresentando del cavallo ora l’eleganza ora la straordinaria, ingovernabile potenza. L’incontro tra Silvana e Roberto è avvenuto nel maneggio Il Castello di Piero Brandazza, sito in quel di Golasecca, al margine della bella brughiera del Vigano. L’art director Lorenzo Schievenin Boff, da sempre appassionato cavaliere, ha ideato e realizzato per la Galleria Fallaci questa mostra, con l’intento di coniugare il suo amore per l’arte con la predilezione per un generoso e magnifico animale.
Inaugurazione sabato 22 dicembre ore 18:00, presenta silvana angela ferrario. Entrata libera.
Orari:
Giovedì 17.00 – 19.00
Venerdì 17.00 – 19.00
Sabato 17.00 – 19.00
Domenica 10.30 – 12.30 17.00 – 19.00