Dai racconti autobiografici, dalle storie vere, dalle invenzioni e dalle suggestioni visive degli autori, nascono le storie raccolte in questo libro. Hanno un carattere comune:
narrano le persone, il contesto, l’atmosfera, la qualità e le contraddizioni di un territorio (di) con-fine “nascosto” tra i laghi e la Svizzera. Sono storie che si avvalgono di un dettato narrativo composito, esposto agli impulsi di una parola che si impone con le sue energie memoriali e che riversa sulla pagina le espressività di acute individualità. Ci consentono di osservare la realtà sociale e l’essenza di luoghi non a tutti conosciuti, ma uguali a tanti altri in Italia perché – tracciano le dinamiche di esistenze e i capricci del destino; – raccontano storie di vita vissuta di personaggi di ieri e di oggi; – narrano visioni, delicate come acquarelli; – si animano di fatti raccontati con l’occhio tipico del giornalismo.
Un insieme di punti di vista, fatto di sguardi, riflessioni, ironia e considerazioni critiche, mai superficiali, che illustra le qualità e il fascino di questo territorio e che rievoca storie di uomini, luoghi e costumi irreversibilmente mutati. Un modo di riflettere e osservare che fa parte di un processo creativo per esplorare le trasformazioni di un luogo e quelle della sua società.
Gli incontri: venerdì 24 maggio ore 19.00 a Gallarate (Libreria Carù); domenica 26 maggio ore 18.30 a Besozzo (Municipio); giovedì 30 maggio ore 20.30 a Varese (Sala Mopntanari) e venerdì 7 giugno ore 21.00 a Induno Olona (Sala consiliare).
Gli autori: CLAUDIO ARGENTIERO “La memoria dei luoghi”; CLAUDIO BENZONI “Ottobre”; ELISA BOLLAZZI “Visita guidata”; ALBERTO BRAMBILLA “Tre valli e una vigilessa”; MIRKO CASTELLAN “Il mio lago”; CESARE CHIERICATI “Duca Pietro Angelo”; SERGIO COVA “La testa, le mani, il cuore”; PAOLO FRANCHINI “Ogni cosa al suo posto”; MARGHERITA GIROMINI “Varese – All’alba del 26 maggio 1859”; SAVERIO L. LOMURNO “Tappe”; LUISA OPRANDI “Un quaderno e una matita”; RICCARDO PRANDO “Ritorno a scuola”; DEDO ROSSI “Il Sacro Monte”; GILBERTO SQUIZZATO “Il meglio era d’estate”; MASSIMO TAFI “L’operaio con la pistola (dicembre 1974)”; GRETA TAMBURINI “Le parole dei pesci”; PIER FAUSTO VEDANI “La traversata”