Venerdì 8 dicembre, alle ore 21.30, presso la Sala Planet di Gallarate, in via Magenta 3, prosegue la rassegna JAZZ’APPEAL ideata dall’Università del Melo di Gallarate, storico appuntamento per tutti gli appassionati del grande jazz, giunta alla XVIII stagione, realizzata anche con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto ONLUS. Il quarto appuntamento della programmazione 2017/2018 vedrà esibirsi i “No smoking quartet”, con Alan Farrington alla voce, Roberto Soggetti al piano, Marco Cocconi al basso elettrico e Riccardo Biancoli alla batteria.
I No Smoking del potente vocalist Alan Farrington sono una band che sa offrire performance ricche di vere emozioni: attingendo a piene mani dalle musiche di Gershwin, Porter, Ellington, Berlin, sanno passare con naturalezza a canzoni altrettanto immortali firmate da Lennon e McCartney, Stevie Wonder e altri, attraverso arrangiamenti sempre innovativi.
Alan Farrington (Inghilterra, 1951) è un cantante, bassista e chitarrista britannico, residente da anni sul Lago di Garda. Nato in Inghilterra, sull’estuario del Mersey, si trasferisce all’età di cinque anni a Roma. Nella capitale intraprende gli studi musicali da autodidatta e, a sedici anni, sale sul palco del Piper Club. Nel 1974 si reca negli Stati Uniti con la sua band, studiando canto in una scuola del Maryland. Al suo ritorno in Italia lavora per dieci anni a Roma per produzioni musicali. In seguito si trasferisce a Milano, dove realizzerà i suoi album Shout On e No News, Bad News. Nel 1990 forma, a Brescia, il gruppo Charlie and the cats, insieme a Charlie Cinelli e Cesare Valbusa. Con questa band inciderà otto album (a partire da Greatest Tits, del 1993). Del 2002 è l’album The Illusion, con Vinnie Colaiuta, Pino Palladino, Antonello Bruzzese e Giorgio Cocilovo. Farrington è anche leader della “Alan Farrington band”, nella quale suonano musicisti come Claudio Pascoli, Marco Tamburini, Mauro Negri, Ares Tavolazzi, Ellade Bandini, Sandro Gibellini, Roby Soggetti, Fiorenzo Delega’, Pietro Benucci, Simone Boffa e Cesare Valbusa.