Nuova viabilità in entrata a Varese: il progetto per giungere in città dall’A8 senza semafori

Una bozza del progetto ideato dal Comune di Varese.

Una “gara di appalto di rilevanza comunitaria” per realizzare opere viabilistiche che risolveranno il problema delle lunghe code in entrata e uscita dall’autostrada di Varese. La rivoluzione viabilistica per quanto riguarda l’accesso alla città, per chi arriva dall’A8 Autolaghi, è ai blocchi di partenza, e in questi giorni oggetto di un bando del valore, al netto di ribassi d’asta, di poco superiore ai tredici milioni di euro. Per vederne gli effetti completi serviranno probabilmente due anni; dodici mesi, invece, potrebbero essere sufficienti per i primi interventi.
«La competitività di un territorio – spiega l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusinsi basa anche sulla sua accessibilità, un elemento fondamentale sia per le aziende che scelgono di investire sia per il nostro sviluppo economico. Bene, quindi, questo intervento: dopo oltre un secolo la città avrà un sistema viario completamente nuovo in ingresso e tutto ciò senza spese per le casse pubbliche”.

Le opere previste – aggiunge il responsabile dei Lavori pubblici Andrea Civatisono essenziali per migliorare i collegamenti con il centro cittadino da viale Europa e dall’autostrada A8. I benefici non li vedrà solo chi viaggia, ma tutti noi sperimenteremo le ricadute positive sull’aria che respiriamo”.

Nel dettaglio il progetto prevede la creazione di due rotonde tra via Gasparotto e viale Europa, che andranno a sostituire i semafori ora presenti in quel tratto di strada. Una terza rotonda, poi, consentirà, tramite una nuova strada che passerà sotto l’Autolaghi e la ferrovia, il collegamento con la zona di largo Flaiano.
Le prime due rotatorie e lo spegnimento dei semafori sono dunque l’obiettivo numero uno messo nel mirino. Superata la fase di assegnazione dei lavori, per veder sorgere le rotonde, serviranno sei mesi dal via al cantiere. Stando così le cose, un anno a partire da ora appare una tempistica realistica. Non resta quindi che sperare.