«Ambarabà ciccì coccò / tre civette sul comò / che facevano l’amore / con la figlia del dottore»: inizia così una delle filastrocche per bambini più conosciute del nostro Paese. Questa cantilena, gioiosa e senza senso, ha colpito l’attenzione di diversi protagonisti del mondo della cultura italiana, da Umberto Eco, che ne ha tracciato l’analisi del testo in uno spassoso e paradossale saggio di semiotica, pubblicato nel volume «Il secondo diario minimo», a Nilla Pizzi, che, in coppia con Maria Teresa Ruta, ha cantato la canzone trash «Ambarabà», passando per Giuseppe Culicchia, Lucio Dalla e Vasco Rossi.
Nemmeno il teatro è rimasto indifferente al fascino delle «tre civette sul comò». Questa vecchia conta, che secondo il linguista italiano Vermondo Brugnatelli ha origini latine e deriverebbe dall’espressione «hanc para ab hac quidquid quodquod» (traducibile in «ripara questa mano da quest’altra che fa la conta»), ha, infatti, suggestionato anche la fantasia dello scrittore e drammaturgo romano Romeo De Baggis, attuale direttore artistico dell’Atelier Carbonnel di Avignone. E’ nato così il testo teatrale «Tre civette sul comò», portato in scena per la prima volta nel 1982 da Paola Borboni, Diana Dei e Rita Livesi, con la regia di Fabio Battistini, e rimasto in cartellone per ben tre anni.
La commedia brillante, sapiente mix tra comicità e nonsense, ritorna a calcare le assi del palcoscenico per iniziativa dell’associazione culturale «Educarte». Dopo il debutto dello scorso marzo al teatro Sociale di Busto Arsizio, nell’ambito della stagione cittadina, lo spettacolo sarà, infatti, al centro del progetto itinerante «Nonni a teatro», promosso dalla stessa associazione culturale «Educarte», con il patrocinio e il sostegno economico della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus, che ha stanziato un contributo di 20mila euro nell’ambito del bando «Arte e Cultura 2012».
Quattro gli appuntamenti in cartellone nel mese di luglio, in occasione della prima fase di questa rassegna teatrale per gli anziani e le loro famiglie, che coinvolgerà, fino al prossimo ottobre, luoghi di interesse storico-artistico e case di riposo della provincia di Varese.
La tournèe prenderà il via venerdì 13 luglio, alle 21.15, da Busto Arsizio, dal giardinetto di viale Duca d’Aosta, adiacente all’istituto «La Provvidenza». Farà, quindi, tappa a Samarate, al Giardino delle balaustre di Villa Montevecchio (venerdì 20 luglio ore 21.30), a Besozzo, alla casa di riposo «Fondazione Giuseppe e Giulia Ronzoni» onlus (sabato 21 luglio, ore 21.15), e a Castellanza, nel cortile del Palazzo municipale (venerdì 27 luglio, ore 21.15).
Sotto i riflettori e sui “palchi” scelti dalle amministrazioni comunali che hanno deciso di aderire al progetto saliranno, per la regia di Delia Cajelli, gli attori Ambra Greta Cajelli, Gerry Franceschini e Anita Romano, con la stessa Delia Cajelli.
«Il progetto «Nonni a teatro» -raccontano dall’associazione culturale «Educarte»- intende utilizzare il linguaggio drammaturgico come strumento di comunicazione per contrastare l’isolamento della cosiddetta «terza e quarta età», soprattutto di quegli anziani che vivono lontano dalla propria famiglia o in casa di riposo. Lo spettacolo proposto ha, infatti, come scopo quello di creare, soprattutto per chi è avanti con gli anni, nuovi momenti di socialità, da condividere magari con figli e nipoti, ma vuole anche ‘regalare’ un momento di svago e di divertimento».
«Tre civette sul comò» è, in effetti, una commedia divertente. Non presenta azioni, ma solo dialoghi stralunati, al limite del demenziale. Protagoniste sono tre anziane sorelle, economicamente povere: l’eccentrica Agnese (Delia Cajelli), la cui follia è degna di uno dei migliori personaggi del cabaret; la premurosa e dolcemente svagata Virginia (Anita Romano), che -pur essendo cieca- riesce a sbrigare tutte le faccende domestiche; e la «futurista» Matilde (Gerry Franceschini), sempre alla ricerca di una eleganza nell’abbigliamento, che ormai non può più permettersi.
«Per evidenziare la dimensione “assurda” di questo personaggio, -spiega Delia Cajelli- la parte sarà attribuita a un uomo». Tale scelta rientra in quel filone di «teatro en travesti», molto in voga negli ultimi anni. Basti pensare alla compagnia de «I Legnanesi» o alle sorelle Marinetti. Ma si rifà anche a una nobile tradizione di teatro sperimentale, che ha i propri antecedenti in Sarah Bernhardt, attrice che più volte ha interpretato parti maschili, dall’«Amleto» di William Shakespeare all’«Aiglon» di Edmond Rostand. Una tradizione, questa, che, in tempi più recenti, ha portato sui palcoscenici italiani uno spettacolo come «Romeo & Giulietta – Nati sotto contraria stella» di Leo Muscato, interamente recitato da uomini, secondo il più autentico spirito elisabettiano, e nel quale la parte della giovane innamorata è stata affidata a un anziano attore comico, che «ha il tutù come una ballerina di Degas e le “alucce” come le bambine alle recite scolastiche, ma veste la maglietta della salute ed esibisce la barba bianca».
Le novità della rivisitazione proposta dalla regista Delia Cajelli non si, però, limitano all’omaggio al «teatro en travesti». Il testo di Romeo de Baggis è, infatti, stato arricchito da citazioni, musicali e non, della filastrocca «Ambarabà ciccì coccò», ma anche di un nuovo personaggio: la «gatta Achiropita della Magna Grecia» (Ambra Greta Cajelli), una micia calabrese, con la passione per le melanzane ripiene, che balla e canta sopra i tetti, aiuta l’anziana Matilde nelle sue cure di bellezza e sogna di raccontare le mirabolanti avventure che vive di notte con l’amico Moz in un libro.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito. Per informazioni sulla tournèe è possibile contattare la segreteria del teatro Sociale di Busto Arsizio al numero 0331.679000.
• venerdì 13 luglio 2012, ore 21.15 – Busto Arsizio, giardinetto di viale Duca d’Aostra davanti all’Istituto «La Provvidenza» ;
• venerdì 20 luglio 2012, ore 21.30 – Samarate, Giardino delle balaustre di Villa Montevecchio (via Lazzaretto);
• sabato 21 luglio 2012, ore 21.15 – Besozzo, Villa Ronzoni – Casa di riposo (via degli Orti, 14);
• venerdì 27 luglio 2012, ore 21.15 – Castellanza, cortile del Palazzo municipale (via Rimembranze, 4).