Giovedì 14 novembre 2013 alle 21.00 sarà Marilina Veca la testimonial della Giornata contro la violenza sulle donne per il circolo ARCI varesino L’Albero di Antonia. La scrittrice, alla sala comunale di via Sacco 5 a Varese, racconterà la storia di una bambina vittima innocente di pedofili e di “gente perbene”, contenuta nel libro La testa dell’idra (edizione Sensibili alle foglie).
La cronaca narra che una bambina di dodici anni venne rapita “per sbaglio” da un balordo, il quale supponeva la famiglia molto più facoltosa di quanto in realtà fosse. Egli trovò ugualmente il modo di “far fruttare” il rapimento: chiuse la bambina in un cunicolo oscuro e la “vendette” a giovani e vecchi, poveri e ricchi, potenti e meno potenti, notabili e mediocri. Nessuno o quasi poté dirsi innocente: chi abusò della bambina, chi seppe e rimase in silenzio. L’omertà non cessò nemmeno quando l’uomo che aveva rapito la bimba e che gestiva il turpe commercio venne ucciso in un conflitto a fuoco con i carabinieri mentre forzava un posto di blocco. Silvia rimase prigioniera in quella che già da viva era stata la sua tomba e morì di fame, di sete, di freddo, abbandonata in quel luogo che decine di uomini conoscevano e laddove avevano approfittato della sua infanzia. Tutti sapevano, tutti avrebbero potuto salvarla. Basato su una storia vera, benché qui romanzata, questo libro racconta come l’indifferenza sociale nasconda spesso interessi indicibili e invita tutti a riflettere sull’ambigua e impalpabile frontiera che la congiunge al crimine, rendendola complice di atroci violenze.