La mostra “Il fascino della materia Scultori dell’800 e primo 900 tra Lombardia e Piemonte” è il quinto appuntamento del progetto BARASSO IN ARTE, percorso culturale nato e consolidato da una felice sinergia fra un gruppo di concittadini appassionati d’arte, coadiuvati da esperti qualificati, e il Comune di Barasso con la preziosa collaborazione delle Associazioni locali. Il progetto riguarda la realizzazione di eventi artistico – culturali, a cadenza annuale, organizzati nella prestigiosa cornice di Villa San Martino di Barasso, con lo scopo di valorizzare il territorio, per offrire risalto ad artisti che hanno amato e amano tutt’ora i nostri luoghi. In questo quinto appuntamento, previsto per la primavera 2011, la mostra vuole esprimere anche un’altro importante significato: ricordare e celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Alcuni degli Artisti in mostra, hanno assistito in prima persona a quegli eventi storici, si pensi a scultori quali Giueppe Grandi, Enrico Butti, Medardo Rosso e Domenico Barcaglia solo per citarne alcuni. Infine continua, grazie alla prolificità artistica del nostro territorio, il magico incontro con artisti Barassesi. Ruggero Marrani, Lorenzo Martinoli e Aldo Zuliani, con le loro opere contemporanee di grandi dimensioni nel parco, ci raccontano l’incontro/sfida della volontà umana con le forze seduttive della natura primaverile
Antonio Braida Sindaco di Barasso
Nel percorso espositivo si potranno ammirare circa centoquaranta opere dei maggiori scultori lombardi e piemontesi, operanti tra la fine dell’ottocento e gli anni quaranta del nuovo secolo. Evento unico ed esaustivo, capace di indagare le diverse sfaccettature della scultura e dar modo anche al grande pubblico di avvicinarsi a quest’arte per definizione “secondaria”, ripercorrendo per alcuni artisti gli anni della formazione fino ai momenti d’oro, come Paolo Troubetzkoy ed Eugenio Pellini , altri ancora, come Giuseppe Grandi, autore del Monumento alle Cinque Giornate di Milano e indiscusso innovatore della scultura italiana. Si potranno inoltre ammirare Il ritratto della Signora Olivetti del 1910 e il ritratto a Giuseppe Verdi , 1904/06 opere di Ernesto Bazzaro, che con altri scultori, pittori, musicisti e letterati, aderì al movimento della Scapigliatura. Dello scultore torinese Medardo Rosso, sarà esposta l’opera: Bambino ebreo del 1892, mentre di Enrico Butti, la scultura raffigurante il Generale Sirtori, 1891/92, valoroso patriota e seguace di Garibaldi durante la spedizione dei Mille. Di Eugenio Pellini, oltre al Fanciullo di Nazareth del 1891, si potranno ammirare una nutrita serie di piccoli “bronzetti”, raffiguranti bambini, soggetto a lui molto caro. Proseguendo nel percorso, ci sarà una sala dedicata alla raffigurazione femminile, con raffinate sculture dal gusto Liberty e infine una sezione dedicata agli scultori animalisti, con un serie di disegni e sculture di Guido Righetti, che nel soggetto, fu considerato uno dei massimi esponenti.