Sarà visitabile fino a sabato 24 dicembre nello Spazio Arte del museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara la mostra di Jörg Grünert “Diari della notte”. Circa 50 foto, 30 acquerelli e un documentario legati alle esperienze dell’associazione Deposito Dei Segni Onlus in Libano, dove dal 2004 formano gli operatori socio-culturali dei campi profughi palestinesi nell’ambito del progetto di cooperazione internazionale “La linea di pace”.
Spiegano Cam Lecce e Jörg Grünert di Deposito Dei Segni:
«La pedagogia teatrale artistica è uno strumento importante per l’educazione alla pace, ecco perché riteniamo importante condividere con gli abruzzesi la nostra lunga esperienza in Libano. Con le 49 foto esposte, ripercorriamo sia le bellezze di questa terra, come la panoramica aerea di Beirut, sia i segni lasciati dalle guerre, dalla guerra civile 1975-90 all’ultima invasione israeliana del 2006. Il documentario che viene proiettato a ciclo continuo, “Teatro pedagogia arte”, è invece il testimone dei workshop con cui proponiamo in Libano una nuova forma di figura professionale, che promuova il valore sociale del teatro, dell’arte e della cultura come strumenti per la crescita e la formazione della persona, il miglioramento della qualità della vita e una concreta educazione alla pace e ai diritti umani».
È la sequenza dei 28 acquerelli dipinti ogni sera dopo le giornate di workshop a dare il nome alla mostra, “Diari della notte”: provengono da una selezione dei 96 con cui, tra il 2004 e il 2011 Jörg Grünert ha creato un suo alternativo immaginario medio-orientale ogni sera, in Libano.
L’ingresso alla mostra “Diari della notte” è gratuito ed è possibile fino a sabato 24 dicembre, dalle 9 alle 13. La sua inaugurazione è stata preceduta, domenica 18 dicembre, da un momento di confronto e testimonianza sul Teatro sociale come strumento di cooperazione internazionale al quale hanno partecipato anche Raimondo Guarino, professore ordinario di Storia del Teatro nella Facoltà di Lettere e Filosofia del Dipartimento Comunicazione e Spettacolo Università Roma Tre, ed Ezio Sciarra, professore ordinario di Metodologia delle Scienze Sociali nella Facoltà di Scienze Sociali dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti.