Gentile Nicoletta Romano,
abbiamo letto con vivo interesse l’articolo di Daniele Zanzi “Sulle panchine in Piazza Grande” pubblicato sul numero di Living n. 64.
Condividiamo l’analisi dell’articolista che identifica il valore simbolico della panchina “tradizionale” come quintessenza della fruibilità democratica cittadina, in contrapposizione alla panchina “monouso” simbolo dell’esclusione e della discriminazione.
Tuttavia ci permettiamo di segnalare – senza alcun spirito polemico ma con la convinzione che l’informazione va sempre di pari passo con la corretta visibilità delle proprie fonti – quel diritto di “primogenitura” che il nostro progetto comunicativo reclama, avendo letto in “sottotraccia” all’articolo più di un riferimento.
Infatti il progetto su Varese “Lo spazio conteso”, è stato presentato nel maggio scorso alla Biennale dello spazio pubblico, promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica del Lazio, dall’Università degli Studi Roma Tre e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Nato dell’idea di un gruppo di persone, composto da una urbanista, un esperto in comunicazione e un esperto di cinema, che si è trovato a pensare a come si potesse raccontare la contesa dello spazio pubblico che si sta svolgendo nella città di Varese, è stato reso concreto grazie all’apporto di un gruppo di studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università dell’Insubria, che ha la sua sede in città, i quali hanno svolto un tirocinio formativo presso il Notiziario delle Associazioni, giornale on line promosso da Filmstudio’90.
Il gruppo di lavoro ha individuato alcuni argomenti tematici particolarmente pertinenti sul tema: in particolare lo sviluppo dell’idea di “arredo urbano” realizzato dal Comune con alcuni interventi particolarmente “discussi” .Il simbolo che è stato adottato in una documentazione soprattutto multidiale è quello della panchina, che pare diventato un “casus belli” per la nostra città: panchine che vengono rimosse per impedirne l’uso a determinate fasce della popolazione, oppure panchine che vengono forzate a funzioni conformi ad un presunto “pubblico decoro” (le panchine monoposto), ma anche panchine usate per inusuali gesti di generosità e di condivisione culturale. Ma non solo, ovviamente: si parla in positivo anche di campetti di periferia che sono preziosi strumenti di integrazione multiculturale e di parchi dove si pratica il bookcrossing. Non si è tralasciato di prendere in esame, su segnalazione dei lettori con i quali si è condivisa la documentazione sulla pagina speciale del Notiziario, anche la problematica complessa della fruizione laica e religiosa di un patrimonio storico quale il Sacro Monte sopra Varese.
La pagina speciale prodotta sul Notiziario delle associazioni (Lo spazio conteso) e tutto il materiale multimediale sviluppato verrà presentato sabato 26 novembre alle 18.00 a Filmstudio’90 in via De Cristoforis, 5, dopo la proiezione del film “Solo andata: il viaggio di un tuareg” (ingresso gratuito).
A questo incontro saremo lieti di avere lei e Daniele Zanzi, autore dell’articolo in questione.
Giulio Rossini
Presidente di Filmstudio’90 e direttore responsabile del Notiziario delle associazioni