“Lo spazio conteso”, dopo sei mesi di inchieste e reportage video è stato presentato sabato 26 novembre ad “Un posto nel mondo”, la rassegna promossa da Filmstudio’90 e da altre associazioni della provincia di Varese fino al 6 dicembre 2011.
Dopo la proiezione del film “Solo andata: il viaggio di un tuareg”, la pagina speciale prodotta sul Notiziario delle associazioni (Lo spazio conteso) e tutto il materiale multimediale sviluppato sono stati presentati al pubblico in sala da Michela Barzi e Michela Floreani, dopo una breve introduzione di Andrea Ganugi, responsabile di redazione, che ha sottolineato la specularità tra il bel documentario di Fabio Caramaschi e l’indagine varesina: la storia di un giovane tuareg che diventa reporter per ricostruire il senso del suo viaggio di immigrato si riflette nel lavoro degli studenti universitari varesini che si sono calati in uno spazio diverso dal loro, per afferrare il senso di una convivenza che potrebbe essere molto meno difficile se vissuta in modo ragionato.
In particolare Michela Barzi, urbanista e coordinatrice del progetto, ha ricostruito un percorso di lettura di un contesto urbano, quello cittadino, ancora a metà del guado tra integrazione e rigetto. Quanto a Michela Floreani – che si è laureata recentemente in Scienze della comunicazione portando come argomento di tesi proprio l’indagine svolta sul campo assieme ad altri stagisti dell’università dell’Insubria – ha ben evidenziato il senso antropologico di questa ricerca: l’individuo non può essere completo in una società che punta all’isolamento anche fisico. Non a caso l’emblema negativo dell’indagine è stato indicato nelle famigerate “panchine monoposto” di via Dandolo. Ma il pubblico, peraltro, ha anche molto apprezzato la “panchina bianca”, frutto di una felice intuizione di Alessandra Soriano: quella di via Vannucci dove persone mosse da uno spirito di condivisione culturale praticano il “bookcrossing”, il dono gratuito di un libro lasciato a chiunque sosta nel parco. Grazie a Carla Fissardi si è anche documentato in video l’altra realtà di un spazio condiviso: quello del campetto di calcio “multietnico” in via Isolabella. In conclusione Giulio Rossini, presidente dell’ARCI e di Filmstudio’90, sponsor del Notiziario delle associazioni, si è augurato che questo primo seme di inchiesta serva ad aprire nuovi spazi di indagine, per favorire un processo di integrazione sociale e culturale sempre più all’ordine del giorno in una città come la nostra dove gli spazi contesi devono lasciare il posto a quelli condivisi.
Al progetto hanno collaborato Michela Barzi, Daniele Bonfatti, Andrea Catalano, Michela Floreani, Carla Fissardi, Andrea Ganugi, Giulia Ganugi, Silvia Mangano e Alessandra Soriano.
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