Oltre 15mila visitatori medi all’anno, 180 espositori, più di 200 volontari, incontri, dibattiti, concerti: l’ottava edizione de L’isola che c’èstupisce con i numeri e con la sua energia, perché da luogo di “frontiera”, dove si sperimenta una economia possibile, è diventata luogo dove una economia sostenibile e solidale si mostra come reale, concreta, forte.
Chi la “abita” è sempre più consapevole che l’alternativa ad una economia di consumo è una economia capace di prospettive più ampie. Che sa riconoscere lo scambio, le relazioni, l’ottimizzazione e il risparmio come risorse da valorizzare. La cruda realtà della crisi, o meglio delle crisi che ci attraversano (economica, sociale, etica), dimostra che questa alternativa non è più la scelta snob di pochi idealisti, ma ci interroga con la pressante urgenza di una necessità.
Il tempo della macarena è finito, pure quello dello spreco. Poco male: si cercano nelle esperienze antiche soluzioni innovative. L’abbinata funziona, così la Fiera come laboratorio del futuro si è radicata nel territorio comasco, con base in quel magnifico parco comunale di Villa Guardia che all’ombra dei cedri l’ha vista nascere e crescere. Ha visto evolversi le relazioni che qui si sono incrociate. É luogo in cui cittadini responsabili ed imprese sostenibili, produttori consapevoli e il mondo dell’associazionismo si incontrano, si conoscono, creano collaborazioni e diffondono buone pratiche.
Nel tempo L’isola è diventata fucina di esperienze del fare, di orgoglio per competenze e talenti che, poco patinati, sembravano aver anche poco valore: l’arte del saper costruire, dell’aggiustare, del riciclare e recuperare, del coltivare e del conservare. Parole della nostra memoria contadina che ci restituiscono fiducia. Fiducia in un sistema di relazioni economiche e sociali capaci di tenere insieme sviluppo, solidarietà, qualità, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Quella fiducia, tanto preziosa per i mercati, che ora cerca un terreno solido per rinascere.
La prossima Fiera si preannuncia davvero ricca di attività e iniziative, tra proposte già consolidate e tante novità: navette gratuite di collegamento tra i parcheggi per rendere più accessibile il parco, 180 espositori suddivisi nelle aree ECO, BIO, EQUO, BAMBINI e SPAZIO BENESSERE, dibattiti e tavole rotonde, laboratori per adulti e bimbi, degustazioni, musica, Bio Ristoro a km0, Agri-griglia autogestita a cura dei circoli Arci locali e … molto di più!
Numerosi e vari i temi degli incontri che daranno spazio a diversi soggetti della rete, tra cui: mafia e legalità, salute e ben-essere, volontariato, formazione internazionale, agricoltura biologica e filiera corta. Eterogenei e coinvolgenti anche i momenti musicali. Sabato sera ospiteremo la Moranera – che presenterà il suo ultimo lavoro “Acqua in bocca” – e troveranno poi spazio diversi gruppi giovani del territorio, come il Coro Macramè, composto da studenti, i Takalabanda, gli Effetto Loto e i Club Voltaire.
La Fiera è aperta dalle 10.00 alle 23.00 (in caso di maltempo le attività culturali e di animazione si effettueranno nel Palazzetto dello Sport).
L’isola che c’è è organizzata da L’isola che c’è – rete comasca di economia solidale e da AVC-CSV Centro Servizi Volontariato.
Per saperne di più: www.lisolachece.org o 031.4451154 o 331.6336995