All’Università degli Studi dell’Insubria giovedì 23 maggio (ore 11.00, nell’aula magna di via Ravasi) il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, in occasione dell’anniversario della morte di Giovanni Falcone, organizza la presentazione-discussione del libro Mafie. La criminalità straniera alla conquista dell’Italia di Giovanni Conzo, magistrato di Napoli e Giuseppe Crimaldi, giornalista del Mattino di Napoli. Partecipano al dibattito Alberto Coen Porisini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Fabio Minazzi, Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, Ezio Vaccari, Direttore del Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, Roberto Maroni, Governatore della Regione Lombardia, Matteo Inzaghi, Direttore di Rete5, Rosi Brandi, Capo Redattore La Prealpin, Doriana Giudici, Responsabile Universauser di Varese, Giuseppe Musolino, Referente Prov. dell’Associazione “Un’altra storia” di Rita Borsellino, Antonella Bonopane, Referente Coord. Prov. “Libera” .
Invasive, subdole, silenziose, le nuove mafie mettono in crisi la vecchia geografia del crimine organizzato in Italia. A spartirsi una torta del valore di oltre 200 miliardi di euro l’anno (dati Eurispes) non sono solo i clan napoletani, siciliani, calabresi o quelli pugliesi della Sacra corona unita, ma anche i nuovi boss. I cinesi delle Triadi, i russi e gli ucraini dell’Organizacija, le confraternite nigeriane della Black Axe e dei Buccaneers, i sudamericani delle gang Pandillas e i cartelli albanesi, macedoni, romeni e bulgari, che imperversano con inaudita violenza sia a sud che a nord della Penisola. Attraverso i fascicoli d’indagine di Dia, polizia, carabinieri e guardia di finanza, i rapporti dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (Aisi), le relazioni della Commissione parlamentare antimafia e le centinaia di processi in corso, un giornalista e un magistrato ridisegnano la mappa del crimine in Italia, non trascurando di far luce sui fenomeni di colonizzazione e sulle sinergie esistenti tra criminalità italiana e straniera operanti nel Belpaese.