L’Associazione CRETA presenta lo spettacolo di Stefano Salvi “Abbattiamo il muro della vergogna”

Per chi non ne fosse a conoscenza vorrei informarvi che l’Associazione CRETA sta organizzando in vista del 15 Ottobre dei momenti di riflessione pubblici in cui ciascuno è invitato a partecipare ma anche ad intervenire e a portare il proprio contributo fattivo al dibattito, alla riflessione e alla riuscita degli incontri.

Per arricchire il dibattito e non parlarci sempre tra di noi, abbiamo invitato degli intellettuali di fama nazionale che, pur con le loro idee borderline, potranno guidarci nella riflessione, con temi, idee, proposte non mainstream, quelle che abitualmente non leggiamo sui giornali o non sentiamo alla tv.

Alcuni di questi intellettuali sono ad esempio Maurizio Pallante, Elio Veltri, Domenico de Simone, Giulietto Chiesa. Saranno nostri ospiti dal 4 all’8 di ottobre, giusto una settimana prima del 15. E vorremmo che a dibattere con loro siano realtà locali dai partiti e sindacati tradizionali alla rete dei precari, dalle associazioni di volontariato ai movimenti a chi semplicemente compra la verdura al GAS perché è più buona.

Per questi incontri in quei giorni abbiamo a disposizione i locali dell’università dalle 15,00 alle19,00, ma nulla vieta di fare degli incontri serali in via garibaldi, o al circolo utopia, o alla balalaika, o in piazza delle vettovaglie.

La cosa su cui siamo più in dubbio, che crediamo interessante ma anche quella finanziariamente più impegnativa, è ospitare un monologo di Stefano Salvi, ex giornalista di Striscia la Notizia che verrebbe a presentare un documentario esclusivo di quasi un ora (più l’ora del suo monologo) sull’occupazione sottaciuta da parte del Marocco, del Sahara Occidentale. Lo spettacolo si chiama ABBATTIAMO IL MURO DELLA VERGOGNA. A questo link un’anteprima del suo viaggio http://www.youtube.com/watch?v=fA8hp0fR5TE

Se decidessimo di farlo dovremmo verificare se c’è un teatro disposto ad ospitarlo, ma anche se c’è un reale interesse, dato che il monologo in realtà è molto interattivo con il pubblico, sarebbe un peccato farlo davanti ad una sala vuota.

Questo è quello che avevamo pensato, ci piacerebbe interagire per integrare il tutto, per fare di questo festival un momento di riflessione collettiva, un momento vissuto da tutta la società civile, affinché non si concluda tutto in una passerella ma sia da stimolo per la riflessione e per le azioni dell’autunno e in generale per tutte le attività dell’anno che si sta aprendo.

Quindi siamo aperti ad ogni sorta di collaborazione, di suggerimento, di contributo, di integrazione. Ci aspettiamo la partecipazione del maggior numero di persone singole e soggetti organizzati, sia adesso nella fase di preparazione, sia quando si terrà il festival.

Cordialmente

Beniamino Altezza