Anche quest’anno artisti di livello internazionale, qualità e trasversalità dei generi per la diciannovesima stagione musicale dell’Università dell’Insubria, diretta dal maestro Corrado Greco, molto attesa da un pubblico ormai affezionato, sostenuta e applaudita dal rettore Angelo Tagliabue. In tutto nove appuntamenti, fino al 5 giugno 2020. Tutti i nove concerti proposti sono in programma alle ore 18 nell’Aula Magna di via Ravasi 2, a Varese, con ingresso gratuito. Il primo si è svolto venerdì scorso, 18 ottobre e ha visto protagonista il flauto prestigioso di Massimo Mercelli, strumentista che vanta un grande numero di brani a lui dedicati da compositori di fama mondiale. Egli, assieme a tre componenti del giovane Quartetto Indaco ha offerto l’esecuzione integrale dei quartetti per flauto e archi di Wolfgang Amadeus Mozart.
“Colori del Novecento” è il titolo del prossimo concerto, l’8 novembre, ad opera del duo composto dal clarinettista Giambattista Ciliberti e dal pianista Piero Rotolo. I musicisti vantano premi in concorsi di interpretazione, importanti collaborazioni professionali e docenza nei Conservatori di musica e offriranno un programma che, come il titolo lascia intendere, vuole essere evocativo e immediatamente fruibile.
Il 13 dicembre si esibirà un mostro sacro del pianoforte: Bruno Canino, decano dei musicisti italiani, che tornerà ad esibirsi con un programma molto raffinato, in duo con la celebrata flautista Luisa Sello, intitolato “Back to Bach”. Il riferimento è ovviamente al sommo compositore tedesco, ma anche all’arte contrappuntistica praticata dai suoi epigoni.
Il 24 gennaio alla musica si affianca la parola: “Enoch Arden” è il più famoso melologo tardoromantico per narratore e pianoforte, frutto dell’unione del testo del poeta vittoriano Alfred Tennyson e della musica di Richard Strauss. Sullo sfondo evocativo del mare verranno rappresentati i temi universali dell’amore, dell’attesa, del rimpianto, e i caratteri esemplari dei protagonisti. Le profonde emozioni evocate dall’attore Antonino Tagliareni, che di questo brano è interprete straordinario, rendono questo concerto uno dei più particolari e attesi della stagione.
Il 14 febbraio, il trio composto dal violinista Franco Mezzena e dai coniugi Elena Ballario e Sergio Patria presenterà il primo dei due trii composti dal veneziano Ermanno Wolf Ferrari tra gli ultimissimi anni dell’Ottocento e il Primo Novecento. A completare il concerto il sontuoso Trio op. 8 di Johannes Brahms.
Il 27 marzo toccherà a un eccezionale pianista, il pugliese Pasquale Iannone. Il suo recital ha una impaginazione particolare, con due Sonate tra le più importanti del repertorio pianistico, l’Appassionata di Beethoven (nel duecentocinquantesimo della nascita) e la monumentale Sonata di Liszt.
Il 17 aprile è la volta di un originale concerto per organo e pianoforte ad opera di Giulio Mercati e Corrado Greco. La particolare pasta sonora ottenibile dalla combinazione di questi strumenti è stata pretesto, nell’Ottocento, per la trascrizione di molti brani orchestrali con esiti molto interessanti, ma si presta benissimo anche per l’esecuzione di pagine originali, come quella della Toccata festiva di Samuel Barber, che chiuderà il concerto.
Il 15 maggio il duo pianistico composto dai fratelli Aurelio e Paolo Pollice eseguirà in carrellata le trascrizioni, com’era d’uso nei salotti ottocenteschi, di alcune tra le più famose arie d’opera italiane, da Bellini a Rossini, da Donizetti a Verdi, fino a Puccini, Mascagni e Leoncavallo.
La stagione avrà termine il 5 giugno con l’Ensemble Borromini, compagine italo-svizzera guidata dalla violinista Barbara Ciannamea e che si propone come obiettivo la valorizzazione dei migliori talenti emergenti, la presenza di importanti solisti e l’esecuzione accurata di musiche cameristiche dei più diversi generi del grande repertorio. Il programma, impreziosito dal giovane violoncellista Milo Ferrazzini e dal clarinettista Fabio Di Casola (primo premio al prestigioso Concorso Internazionale di Ginevra), si snoderà dal barocco di Vivaldi al Quintetto con clarinetto di Mozart, con un incantevole Aria bachiana a fare da intermezzo.
“Con questa rassegna l’Insubria contribuisce in modo significativo all’offerta culturale varesina. Inoltre il clima informale e la felice posizione dell’Aula Magna, in centro città, rendono gli appuntamenti molto graditi anche a chi, e sono sempre più numerosi, desidera accostarsi alla buona musica senza alcuna preclusione”, dice il maestro Corrado Greco.