Una mostra delle famiglie per le famiglie. “Giocando sul filo dei ricordi” non sarà una semplice mostra degli alunni delle classi terze della scuola Elementare G. Rodari, ma qualcosa di più.
All’ inaugurazione Giovedì 13 dicembre alle ore 16.30 fino alle 18.30 parteciperà infatti anche la delegazione internazionale del Progetto Comenius con docenti provenienti da diversi paesi europei.
In occasione di Santa Lucia, giornata che nella tradizione del passato vedeva consegnare ai bambini dolcetti e giocattoli, il desiderio è di creare attraverso i giocattoli e i modi di giocare un filo che ci unisca tutti, anche con amici stranieri.
Il giocattolo come “colla del tempo”, elemento che unisce i bambini di tutte le epoche perché è il loro passepartout per entrare nella realtà e nell’immaginario.
Itinerari per scoprire come si giocava nel passato, percorsi per entrare nell’oggi e avvicinarsi, per mezzo del giocare, alla quotidianità evidenziando la trasformazione della realtà.
Tutti gli alunni delle terze sono stati invitati a portare a scuola giocattoli dei genitori, dei nonni ma anche fotografie e a scrivere brevi spiegazioni dei giochi presentati.
L’apertura al pubblico (famiglie, nonni, parenti,…) sarà, per immergersi nel passato, attraverso trottole, cantarana, corde per saltare, cavallo a dondolo e molto altro.
La mostra costituisce lo sfondo non solo per i racconti ma anche delle abitudini delle famiglie di una volta.
Offre inoltre ai nonni un’occasione per partecipare attivamente alla vita dei loro nipoti (non solo come baby-sitter).
Allo stesso tempo è fondamentale per far comprendere a questa nuova generazione il grande valore dell’esperienza, del saper fare e della saggezza di cui dispongono le persone anziane.
Aiutare i bambini ad apprendere attraverso il divertimento ed il gioco è uno dei più efficaci metodi nonché strategie educative.
La mostra potrebbe fornire lo spunto ideale e di attualità ai nostri giorni, per ripensare alla vita di una volta, quando, pur in presenza di ristrettezze e difficoltà di ogni tipo, si riusciva a dare il giusto valore ai rapporti umani, alla solidarietà, al rispetto di cose e persone.
Le rappresentanti di classe delle classi terze A, B e C della Scuola Rodari di Saronno
Laura Caneva, Valeria Bacchi e Giovanna Venzano