Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, una solennità civile nazionale italiana istituita per rinnovare la memoria di una dolorosa pagina della nostra storia.
Viene ricordata la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe. Viene ricordato l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati dopo il trattato del ’47.
Sabato 10 febbraio alle ore 21.00 e domenica 11 febbraio alle ore 15.30, per la prima volta sul palco del Teatro Giuditta Pasta di Saronno, il cantautore toscano Simone Cristicchi porterà in scena la loro storia con lo spettacolo “L’Esodo”, racconto per voce, parole e immagini scritto con Jan Bernas.
Alle ore 18.30 di sabato 10 febbraio incontro con Simone Cristicchi nel Foyer del Teatro per scoprire il percorso che ha portato questo giovane artista, capace di toccare in profondità l’anima del pubblico, a restituire dignità e valore alle vicende di ogni singolo individuo, facendo rivivere le loro storie tra la magica polvere del palcoscenico. L’accesso al Foyer è limitato a 100 persone.
L’ESODO – Racconto per voce, parole e immagini
di e con Simone Cristicchi
Una produzione Teatro Stabile del Friuli e Venezia Giulia e Promo Music
L’esodo istriano rivive tra musica e racconti portati in scena da un magistrale Simone Cristicchi. Si rievoca il dramma delle foibe e dell’esodo istriano avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale quando quei territori furono occupati dall’esercito popolare di liberazione della Jugoslavia del maresciallo Tito e quindi annessi alla Jugoslavia. La messinscena trae spunto dalla vicenda storica contenuta nello spettacolo teatrale “Magazzino18”. Il grande successo della tournée incise affondo nella coscienza sociale italiana, tanto da far riaffiorare una memoria (a tratti) rimossa.
Anche se l’argomento che Cristicchi affronta è tragico, lo spettacolo di amore ne contiene parecchio, la denuncia della malvagità umana passa attraverso la forza del bene. Passando con disinvoltura dalla recitazione al canto il protagonista vuole arrivare all’anima del pubblico restituendo valore e dignità alle vicende di ogni singolo individuo. Ogni persona per Cristicchi ha una storia da raccontare e gli applausi a scena aperta che gli spettatori gli hanno riservato hanno dato ragione al suo credo.
Nel magazzino numero 18 del Porto di Trieste sono accatastati gli oggetti lasciati dalle famiglie di origine italiana che hanno dovuto lasciare la loro terra natale. Grazie alla memoria di questo spettacolo essi sono diventati creature viventi portavoce dello spirito di uomini, donne, bambini.
Biglietti: intero € 25 – ridotto € 23 – gruppi organizzati € 20 – ridotto under 26 € 15