“Il Liceo è un tempo”: il racconto degli ultimi 75 anni di Legnano (MI) da un nuovo punto di vista

Anche in questi tempi difficili condizionati dalla pandemia del Covid-19, l’Associazione Liceali Sempre non si tira indietro e continua nella sua missione di raccontare la storia dei territori attraverso i licei. E proprio per celebrare il 75° anniversario del Liceo Galileo Galilei di Legnano (MI), l’associazione, con il sostegno della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, ha dato vita al libro “Il Liceo è un tempo”.

Il libro non ripercorre la storia dell’istituto superiore, ma raccoglie le testimonianze vive di coloro che hanno frequentato il liceo legnanese per tornare a “quegli anni”. Troveremo dunque una ricostruzione storica di Legnano e del suo territorio dal 1943 al 2018 fatta da Giorgio Vecchio, insieme ad una quarantina di testimonianze di maturati al Galilei, oltre che ad una galleria fotografica che ripercorre gli eventi più significativi del liceo e dei suoi studenti. Infine, ci sarà anche l’elenco dei presidi (oggi dirigenti scolastici) che hanno guidato il liceo nella sua lunga storia, gli insegnanti e tutti i nomi dei maturati negli ultimi 25 anni.

Il libro non è stato potuto presentare pubblicamente vista l’emergenza attuale, ma sarà ospitato dalla filiale di Legnano della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, con quest’ultimo che allestirà un corner dedicato insieme al laboratorio per il recupero degli oggetti vintage (www.nonedabuttare.it). Essi come partners credono fortemente in questo progetto e nella valorizzazione della scuola e del territorio. Lo stesso si può dire per Paola Zacchi, co-presidente dell’Associazione Liceali Sempre insieme con Mietta Favari e curatrice del libro assieme a Ornella Ferraio, Pietro Bonzi, Annalisa Bruni e Mariateresa Curti.

“Già in occasione del Cinquantesimo del liceo era stato fatto un libro storico. Abbiamo voluto colmare questo nuovo quarto di secolo, dando però un taglio diverso”, le sue parole. L’intento è stato quello di ricostruire il clima, la vita, la società e la città ai tempi del liceo, attraverso voci autorevoli di ex studenti. Non c’è un filo conduttore unico, ma un intreccio di memorie e di impressioni che permettono in un certo modo di rivivere il tempo del liceo da parte di chi, oggi, è un professionista affermato, un imprenditore e un padre di famiglia. Il risultato è stato sorprendente. Sono ricordi personali che diventano memoria collettiva di un tempo; un tempo visto con la sensibilità di un adolescente e riletto con la saggezza di un adulto“.