Il 6 settembre alle ore 21 presso il Castello Visconti di S. Vito a Somma Lombardo potremo assistere alla messa in scena di Butterfly, una narrazione in opera giapponese prodotta da Teatro Blu con la regia di Kuniaki Ida. Scritta da Silvia Priori in base ad un studio su “Madame Butterfly” a cura di David Belasco, lo spettacolo vedrà la partecipazione del soprano Kaoru Saito, che ci condurrà attraverso una delle storie d’amore più profonde che mai siano state concepite.
Butterfly è una geisha, un’artista del mondo che fluttua, canta, danza e vi intrattiene comunicando la sua carica emotiva, la sua purezza, e la sua instancabile attesa in un’ atmosfera esotica. La sua solitudine è l’alcova per sognare il desiderato incontro con il suo amato, una Penelope orientale che tesse le trame di un amore infinito, fedele, devoto, che va oltre se stessa. Cio-cio-san, si veste di speranza e aspetta, aspetta il ritorno del suo amato. E’ capace di aspettare e la sua attesa è intrisa di gioia, di ingenue aspettative, di sogni a colori, di incontri che mai si avverranno, di abbracci e di desideri. Ha fiducia, ed è convinta che la sua attesa possa volgere in gioia nel momento in cui il pennacchio di una nave, un fil di fumo, dividerà in due l’orizzonte del mare di Nagasaki.
La nostra Butterfly è la celebrazione della speranza sul confine fra realtà e illusione, dell’affetto materno fino a giungere all’ autoeliminazione per la felicità altrui, in un’opera che sembra essere il riflesso spontaneo di una tradizione artistica giapponese, l’Ukiyo-e ovvero “mondo fluttuante”, anche tradotto “mondo della sofferenza”.
L’opera è il risultato dell’iniziativa di TERRA E LAGHI – FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TEATRO NELL’ INSUBRIA, diretto da Silvia Priori, attrice, drammaturga e regista di Teatro Blu di Cadegliano (VA). L’iniziativa abbraccia, con i suoi 53 spettacoli di teatro, tutta l’ Insubria esaltandone le risorse intellettuali, architettoniche, storiche e paesaggistiche. Un viaggio magico e avventuroso che, iniziato il 1° luglio a Varese, ci ha ha portato in luoghi di straordinaria bellezza cancellando il confine tra Italia e Svizzera, attraverso il gioco del teatro.