Per la prima volta insieme Matteo e Giorgio Piccaia espongono allo Spazio Zero di Gallarate una mostra-evento dal 15 al 30 settembre 2012 organizzata da Metamusa Arte ed eventi culturali, con il Patrocinio del Comune di Gallarate Assessorato alla Cultura.
Padre e figlio: due percorsi, due personalità e soprattutto due artisti a confronto negli ambienti dell’ex Chiostro di San Francesco di via Ronchetti. Una vita dedicata all’arte, quella di Matteo Piccaia, amante del colore sulla tela fin da bambino, studente d’arte e attivo artista in Svizzera, Francia e Italia. Autore indipendente, lontano dal mondo delle apparenze, ha coltivato il proprio linguaggio partendo dall’osservazione della natura e approfondendo la sua ricerca attraverso lunghi anni di lavoro e dedizione profonda, senza mai ripetere sé stesso. Dino Buzzati scriveva di lui sul Corriere della Sera nel 1971 che «Matteo Piccaia può essere definito un neo-figurativo emblematico» ed emblematica è tutta la sua arte nei risultati figurativi o astratti, nei ritratti e nelle composizioni prospettiche. Artista e poeta, nel corso della vita ha riempito interi chilometri di fogli di schizzi e massime poetiche. Arguto e ironico con la penna così come col pennello. Giorgio Piccaia arriva all’arte dopo un passato da imprenditore, ma l’arte fa parte del suo dna e non poteva essere altrimenti. Nei quadri o nelle installazioni fa sentire la sua voce. Allo Spazio Zero sarà presentato il progetto artistico “Pesci”, un’affascinante installazione con molti dipinti. I pesci rappresentano il superamento di tutti gli ostacoli, la vittoria su tutte le sofferenze e il raggiungimento della liberazione, liberi nell’avere acquisito la consapevolezza della natura ultima, così come i pesci nuotano liberi nell’acqua per loro propria natura.