“Caro Babbo Natale, vorrei più vagoni nelle ore di punta, vorrei che in inverno spegnessero l’aria condizionata sul passante, vorrei riavere il tempo perso ad aspettare treni che non arrivano, vorrei che i treni diretti diventassero tali…”
Inizia così la lettera che Legambiente Varese spedirà a Babbo Natale e, soprattutto, a Trenord, dopo aver raccolto richieste e denunce da parte dei pendolari in arrivo e in partenza dalle stazioni Nord e Stato di Varese. In occasione della campagna nazionale di Legambiente “Pendolaria”, stamattina dalle 7.00 alle 9.00 gli ambientalisti varesini hanno infatti effettuato due blitz in contemporanea davanti alle stazioni, chiedendo a studenti e lavoratori di segnalare le criticità presenti nel sistema di trasporto ferroviario.
“Molte persone si sono fermate a dire la loro – spiega Valentina Minazzi, vicepresidente del Cigno Verde locale -: dalle questioni più note come la poca pulizia e la mancanza di adeguata informazione sui ritardi al degrado estetico delle stazioni e alla pessima condizione di quelle più piccole, dove mancano perfino le obliteratrici. Abbiamo raccolto tutte le indicazioni, che inoltreremo agli amministratori di Trenord.”
Ai quali il Babbo Natale di Legambiente Varese ha voluto simbolicamente consegnare un pacco di doni per rispondere ai problemi emersi: strumenti per curare e pulire i convogli, ventilatori e borse del ghiaccio “per difendersi dal caldo opprimente”, sciarpe e guanti “per difendersi dall’aria condizionata”, orologi e sveglie.
Tra i temi ricorrenti anche maggiori facilitazioni per portare le biciclette sui treni e cicloparcheggi adeguati, oltre alla forte richiesta di non aumentare ancora le tariffe in assenza di miglioramenti del servizio. Un capitolo a parte meritano le autolinee, il trasporto pubblico locale su gomma secondo molti trascurato e penalizzato da continui tagli.
All’iniziativa ha contribuito anche il comitato “Il Pollonord” che sul sito di resistenza pendolare www.ilpollonord.it raccoglie informazioni e notizie sul trasporto pubblico locale e nazionale.
“Oggi abbiamo avuto la dimostrazione – conclude Valentina Minazzi – che giustamente c’è un grande desiderio di un servizio ferroviario moderno ed efficiente, anche e soprattutto per chi utilizza il treno tutti i giorni. A questo scopo chiediamo di indirizzare le risorse che invece ancora si spendono per infrastrutture ormai inutili come strade e autostrade.”