Domenica 29 luglio alle ore 16.00, la Tenuta “La Torre” in località Rendemuro (Viggù) ospiterà la presentazione del libro “Era come vestire l’acqua” di Gualtiero Gualtieri. L’opera tocca un argomento poco affrontato in letteratura quale quello degli affetti e dei sentimenti in una società contadina e dialettale e lo fa attraverso una misura narrativa breve, il racconto.
L’autore è un “raccontatore” che, in sintonia con i nostri tempi veloci, ha scelto il racconto breve, da ascoltare (alla radio) o da leggere (qui) in pochi minuti. Ma la concessione alla modernità è pura apparenza. In realtà i suoi scritti appartengono alla grande tradizione della favola classica, del “racconto morale”, in stile gnomico-sentenzioso, ironicamente in bilico tra incanto e disincanto, gioco e passione. Ci si aspetta infatti che ogni racconto di concluda con “la favola insegna…”.
Qui sono raccolte le parole di una bella estate/infanzia, preannunciata da una esuberante primavera. E’ l’età dei giochi, delle amicizie assolute, delle scoperte. Con particolare riferimento al rapporto con la sessualità e la sensualità. Che non è espresso solo, carnalmente, da “mani curiose” che tutto toccano, ma anche e soprattutto dalla dimensione incantata della scoperta dell’altro sesso, quella dei primi innamoramenti, dei primi turbamenti, dei primi smarrimenti, dei primi incontri con “sentimenti mai provati prima” per presenze femminili eteree, ridenti e fuggitive, come la Lilia, la Lauretta, la Lalla, l’Elisa… per le quali uno poteva anche sognare “d’esser vestito d’angelo”.
(Testo tratto dalle note di copertina)