Giuseppe Casalloni il pittore chiarista – postimpressionista d’origine sarda ha inaugurato la serie “l’artista del mese” curata dall’art director Lorenzo Schievenin Boff per la Farmagallery presso la farmacia del dott. Hazem Hamdan al terminal 1 di Malpensa.
Patrocinata dall’assesorato alla cultura dei comuni di Somma Lombardo e Ferno sara’ visitabile dall 08 al 31 gennaio 2011, aperta tutti i giorni dalle 08:00 alle 20:00.
Giuseppe Casalloni è nato ad Arzachena (SS) il 19 marzo 1944.
Autodidatta, chiarista-postimpressionista, ha esposto in molte mostre personali e collettive. E’ presente nelle più prestigiose collezioni italiane ed estere; sue opere sono infatti in America, Inghilterra, Islanda, Olanda, Germania etc. .
L’artista ha esposto sin dai primi anni ‘70 in numerose personali.
Si ricordano le più recenti:
2000 – Villa Giulia, Pallanza (VB); 2001 – Hotel Losone, Losone (Svizzera); 2002 – Villa Bernocchi, Premeno (VB), 2003 – Sala espositiva, Ghiffa (VB); 2004 – Sala Mostre Hapimag, Cannero Riviera (VB); 2005 – Sala Mostre Hapimag, Cannero Riviera (VB); Sale La Motta, Domodossola (VB).
Bibliografia: Mensile Lombardia Arte, Gazzetta del Popolo, Catalogo Art 80, Catalogo Bolaffi, Eco di Ferrara, L’Unità, La Gazzetta di Parma, La Prealpina, L’Eco dell’Ossola (Vco), L’Eco- Risveglio, Arte Italiana per il mondo, L’Elite 2003, Selezione Arte Italiana, Il Verbano, La Stampa, L’Eco del Chisone, Annuario d’Arte Moderna 99, Mindelheimer Zeitung.
Dice di lui Rino Boccaccini:
… un pittore che, dall’esperienza di Montmartre come ritrattista, ha saputo imprimere una certa realtà macchiaiola a tutto il suo tessuto figurativo. Tessuto e linguaggio di una pittura viva nella quale prende forma una travagliata storia umana. Casalloni è sardo e da anni vive a Mergozzo nel Verbano. Un artista pensoso, un’anima che anela ad una idealizzazione delle immagini pur nell’inquieta, e a volte, torbida realtà del nostro tempo. Ad un impegno culturale fa riscontro uno spiccato senso della ricerca. Ricerca di caratteri ma anche e soprattutto di sensazioni con le quali, poi, suscitare memorie o mettere in luce immagini vibranti, piene d’amore come una maternità, un passo di danza, una scena di struggente nostalgia, un vaso di fiori, un paesaggio. Casalloni non si allontana dalla realtà delle cose, dalla realtà dell’uomo, ma fà di quella realtà un punto d’incontro per una prospettiva di recupero umano…
Rino Boccaccini (maestro di Vittorio Sgarbi
da “Cronache Ferraresi” Avvenimenti Artstudio C)