“Giochi matematici del Medioevo”: riscoprire Fibonacci

Giovedì 14 aprile alle ore 17.45 presso lo spazio scopri Coop (via  Daverio 11 Varese) la Universauser e i soci di Coop Lombardia  in collaborazione con l’Associazione  “Mathesis”  propongono la presentazione del libro: Giochi matematici del medioevo”. I “conigli di Fibonacci” e altri rompicapi liberamente tratti dal Liber Abaci a cura di Nando Geronimi con la prefazione di Pietro Nastasi (ed. Bruno Mondadori).

Grande viaggiatore e uomo di smisurata cultura, Leonardo Pisano, meglio noto come Fibonacci, è considerato uno dei più geniali matematici di tutti i tempi: a lui si devono l’introduzione del sistema decimale e l’utilizzo delle cifre arabe in Europa, oltre alla celebre successione numerica che porta il suo nome. Dai suoi viaggi in giro per il mondo trasse gli insegnamenti che gli avrebbero permesso di pubblicare, nel 1202, quell’opera colossale del Liber Abaci: un saggio destinato a rivoluzionare per sempre i sistemi di numerazione, contribuendo a dare forma compiuta ai fondamenti dell’algebra e dell’aritmetica. Quest’appassionante raccolta di giochi matematici è frutto di una selezione compiuta fra gli svariati problemi contenuti nell’opera dello scienziato – già nel XIII secolo considerati dei veri e propri classici –, i cui quesiti, liberamente tradotti e adattati, sono esposti con un linguaggio moderno, accompagnati da note esplicative e seguiti dalle rispettive soluzioni, che in molti casi ricalcano la tecnica risolutiva proposta dallo stesso Fibonacci

Il relatore, Nando Geronimi, ha insegnato per diversi anni matematica e collabora  con il Centro Pristem dell’Università Luigi Bocconi di Milano, che organizza i “Campionati internazionali di giochi matematici”. E`l’allenatore della Nazionale Italiana di Giochi matematici. Membro della sezione Mathesis di Varese, scrive sulla rivista “Scuola e didattica”. Dice Nando Geronimi nell’introduzione: “Grazie a Fibonacci ho riscoperto il piacere dello studio della storia della Matematica e ho rafforzato la convinzione che il suo insegnamento non può non entrare nei programmi delle scuole secondarie. Anche attraverso la conoscenza di questa evoluzione, si potrebbe comprendere la bellezza della simbologia matematica, la sua utilità e praticità, l’immediatezza del suo messaggio, l’unicità della sua comunicazione”. E così conclude: “Buona lettura  agli appassionati di giochi matematici, per la bellezza di alcuni problemi; agli appassionati di storia della Matematica, per la novità della documentazione; agli insegnanti delle scuole secondarie, per le suggestioni didattiche che via via accompagnano i testi e le soluzioni presentate”.