Filmstudio 90: dopo il lungo inverno ritorna il “buio in sala” in via De Cristoforis

buio in sala

“Ciao a tutti, siamo felici di darvi finalmente una buona notizia: la sala di via De Cristoforis riparte con le programmazioni cinematografiche per i soci!”. Così esordisce Giulio Rossini, presidente di Filmstudio 90, annunciando oggi la ripresa delle attività.

Che così prosegue:
“Dopo questi quattro mesi di forzata sospensione possiamo riprendere l’attività, che aveva subito uno stop causato dal sequestro e dai sigilli applicati dall’autorità giudiziaria, a seguito dell’esposto inviato dalla Polizia Annonaria del Comune di Varese.
 
Dopo numerose riunioni collegiali, martedì scorso si è tenuto infatti un incontro risolutivo in Comune,  a seguito dell’avvenuta consegna da parte nostra della documentazione richiesta dai funzionari comunali per assicurare che la sala risponde alle normative sulla sicurezza. Questa documentazione (certificazione poltrone e tendaggi, uscite sicurezza, prova di carico del salone, impatto acustico ecc), unitamente alla relazione allo scopo effettuata dall’ing. Gervasini, e la lettera  in cui il Comune ha dato parere positivo di conformità, sono state  depositate presso la segreteria del Pubblico Ministero Sabrina Ditaranto.
 
Ovviamente la sala continua ad operare come cineclub riservato ai soci: per questa finalità era stato inaugurato nel novembre del 1993, dopo la ristrutturazione del salone della Cooperativa Unione Famigliare utilizzato precedentemente come sede dell’ANPI. Una ristrutturazione che già allora aveva tenuto conto delle normative di legge: pavimenti, isolanti acustici, pannelli fonoassorbenti, poltrone e tendaggi avevano già le necessarie certificazioni. Anche la costruzione dell’uscita d’emergenza e della scala antincendio, effettuata nel 2004, andava nella direzione di rafforzare la sicurezza, mentre la chiusura della scala d’accesso dal piano terra, dove c’è il bar ristorante (ad uso pubblico), al primo piano (ad utilizzo privato e associativo), rispondeva alle normative sulla sorvegliabilità degli edifici.
 
Dopo la rimozione dei sigilli della magistratura, un tavolo di lavoro creato dal Comune ha portato alla richiesta di fornire adeguata certificazione di essere in regola con le normative. Alcuni lavori eseguiti in questi ultimi mesi hanno sistemato ulteriormente il locale, che con il parere favorevole delle autorità oggi può riprendere il suo posto come sala di promozione sociale e culturale di alto profilo, come in passato disciplinata dall’adesione alla nostra associazione.
 
L’esperienza ha però evidenziato che, per rispondere in modo compiuto a tutte le normative, oltre ad un tesseramento rigoroso, dovremo essere molto precisi anche sulle modalità di comunicazione delle iniziative:  essendo rivolte ai soci, non possono ad esempio essere pubblicizzate sui mass media senza opportuna specificazione che sono riservate ai soci dell’associazione. Anche sui tamburini dei quotidiani qualsiasi riferimento alla nostra attività dovrà specificare la modalità privata e associativa di accesso alla sala. Troverà quindi ulteriore valore l’adesione a Filmstudio 90, associazione da sempre senza fini di lucro ma molto attiva nell’organizzazione di eventi su tutto il territorio provinciale, come ben sanno tutti coloro che da sempre riconoscono la valenza culturale e formativa sia alle iniziative aperte a tutto il pubblico (come il cinema ai Giardini Estensi, la programmazioni di film e spettacoli dal vivo al Cinema Teatro Nuovo, la collaborazione con Comuni, scuole, biblioteche, associazioni), che delle proiezioni e degli incontri per i soci presso la storica sala di via De Cristoforis.
 
Siamo sicuri, peraltro, che questo inconveniente abbia comunque rafforzato la collaborazione con l’ente pubblico, a beneficio di tutta la collettività e di tutto il territorio.
 
E’ stato un inverno lungo per noi. E forse anche per chi ama il cinema di qualità nella nostra provincia e non solo. O per qualcuno di loro, almeno. E’ stato un inverno lungo, ma alla fine é finito. E allora: buio in sala, lo spettacolo ricomincia!”.
 
Giulio Rossini