Martedi 17 febbraio, alle ore 19, presso il Teatro Sociale di Busto Arsizio si svolgerà lo spettacolo “La traviata à Paris“. Sarà un evento special della rassegna “l’opera al cinema”, inserito nella stagione cittadina “BA Teatro” e promosso dalla sala di piazza plebiscito con la preziosa collaborazione di Microcinema Distribuzione.
In questa versione cinematografica del melodramma di Giuseppe Verdi il maestro Zubin Mehta dirige l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai; Giuseppe Patroni Griffi firma la regia; mentre Vittorio Storaro è l’autore di una stupefacente cinematografia. La produzione è affidata ad Andrea Andermann per Rada film.
A dare voce a Violetta Valéry è Eteri Gvazava, mentre Josè Cura è l’amato Alfredo Germont, ostacolato nei suoi progetti dal padre Giorgio Germont, qui interpretato da Rolando Panerai.
“La traviata à Paris”, che ha vinto quattro Emmy e altri prestigiosi premi internazionali, sposta l’ambientazione della storia dagli anni Cinquanta del XIX secolo alla Parigi del 1900, nei giorni dell’Expo di quell’anno. Una rarissima sequenza dei fratelli Lumière girata proprio in occasione dell’esposizione universale apre il racconto, che viene ambientato in quattro differenti luoghi della capitale francese e dei dintorni: l’Ambasciata italiana, il villaggio voluto da Maria Antonietta nel parco di Versailles, il Petit Palais e un piccolo appartamento sull’Ile Saint-Louis.
Definita dal prestigioso quotidiano “The San Francisco Chronicle” come “Una Traviata viva, autentica che vi toccherà il cuore profondamente” ha visto la luce grazie a un apparato tecnologico avanzato e a un gran numero di mezzi di ripresa sofisticati ed efficienti che hanno messo in collegamento le varie location tra di loro e con la Salle Wagram, dove si trovava l’orchestra.
Fra i passaggi più popolari del capolavoro verdiano, il motivo “Amami, Alfredo, amami quanto io t’amo”, diventato un topos della lirica, oltre al celeberrimo brindisi “Libiamo ne’ lieti calici”, alla cabaletta “Sempre libera degg’io”, all’aria “Addio, del passato bei sogni redenti” e al duetto “Parigi, o cara, noi lasceremo”. Tutti brani entrati prepotentemente nel comune sentire e capaci di emozionare, con il loro pathos e il loro romanticismo, non solo i melomani, ma anche un pubblico non esperto.
COSTO DEL BIGLIETTO: 10 €
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