Elio Germano, vincitore nel 2010 del David di Donatello, del Nastro d’Argento e al Festival di Cannes sempre come miglior protagonista nel film “La nostra vita” di Luchetti, sarà a Saronno per la prima volta con il suo ultimo spettacolo “Thom Pain”.
Ormai celebre la sua frase al ritiro del premio a Cannes: «Siccome i nostri governanti in Italia rimproverano sempre, al cinema, di parlare male della nostra nazione, io volevo dedicare questo premio all’Italia e agli Italiani, che fanno di tutto per rendere l’Italia un paese migliore nonostante la loro classe dirigente».
Domenica 8 e lunedì 9 gennaio – ore 20.15 Elio Germano in THOM PAIN (basato sul niente)
di Will Eno
traduzione di Noemi Abe
regia di Elio Germano in collaborazione con Silvio Peroni
S’inizia con il buio, con il tentativo del protagonista, Thom Pain, di accendersi una sigaretta e con la voce che legge sul vocabolario tutte le accezioni del termine paura. Si chiude il vocabolario, si chiude il senso, si accendono le luci. Appare Elio Germano, colloquiale, quasi chapliniano in quel suo abito nero qualche taglia più grande, subito alla ricerca di un contatto diretto con il pubblico. Strizza l’occhio, si muove ansioso, e pian piano comincia a raccontarci la storia di un bambino vestito da Tex Willer. Intriso di apparente protagonismo parla di tutto e di niente, fa continui rimandi ad una dimensione illusoria, interpella il pubblico, scende in platea, si muove e torna sui suoi passi per concludere con un flebile e quasi impercettibile inno alla vita. La sensazione dominante è di aver assistito a qualcosa di molto più complesso di quello che sembra, una sorta d’inno disperato all’incomunicabile solitudine dei ricordi, affogati nell’apparente approssimazione spettacolare di un teatro fin troppo gigione.
Perché vederlo?
Perché Elio Germano è camaleontico e istrionico. Perché vestire i panni di Thom Pain è l’ennesima prova (per chi ne avesse ancora bisogno) della bravura di Elio Germano. Perché questo spettacolo assume un valore diverso in base agli spettatori in sala e al loro stato d’animo sia personale, che nei confronti di Thom.
Biglietteria: mercoledì e sabato dalle 10.00 alle 14.00; giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00. Tel: 02.96.70.21.27.
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