Nella foto: Riproposizione della Danza delle Madri, realizzata dall’Associazione culturale Okelum di Torino.
Domenica 17 aprile dalle ore 17.30, presso la sala conferenze del Museo Archeologico, Via Marconi 2, ad Angera (VA), verrà narrato un capitolo importante del nostro passato e delle nostre radici culturali. Si parlerà infatti della Danza delle Matronae, una danza millenaria.Si continuerà poi a danzare con il ciclo dedicato a “Gli Dei degli altri” che indaga le tradizioni religiose non latine nella Lombardia antica. Nel Mediterraneo ha radici remote e ha a che fare con culti “misterici”, con la rinascita, con cammini simbolici verso l’aldilà, e ritorno.
Si festeggia danzando da almeno 2000 anni, e in Museo danzeranno “grati nei confronti della comunità attenta che ci dimostra costante affetto, e da cui abbiamo ricevuto tanti attestati di stima e preoccupazione per le scritte nere comparse sulle facciate del Museo e di alcuni edifici del Borgo, a Ranco, a Sesto Calende, cui sono seguite, ahinoi, altrettante scritte rosse, sciocche esattamente quanto le precedenti“, come si afferma in un comunicato stampa. Che così prosegue: “Continuiamo a danzare, tenendoci per mano, con la voglia comune di pulire e di andare avanti, nella speranza che coloro che hanno così scarso rispetto per i beni comuni e le case altrui si pongano delle domande, si guardino in giro e si accorgano di quanto è bello e ricco il loro territorio e di quanto potrebbe essere utile e gratificante per loro stessi se si impegnassero con noi a ripulirlo e migliorarlo invece che scaricare le loro frustrazioni nelle bombolette spray.”
L’Altare delle Matrone, rinvenuto ad Angera e oggi esposto nel bellissimo Museo Archeologico di Villa Mirabello a Varese, mostra una danza ‘allacciata’, condotta dalle Matrone, o in loro onore, sotto una quercia, tra foglie e ghiande, tenendosi per mano in un modo particolare, e durante la quale non mancava il vino. Quella danza aveva forse a che fare con la celebre grotta di Angera, dove gli scavi iniziarono proprio 100 anni fa (un evento in Autunno ricorderà l’avvio delle ricerche). Per alcune leggende locali infatti si tratterebbe dell’Antro delle Fatae, che altro non erano che le dee del Fato, in latino Fatum, al plurale Fata. Le Dee che proteggono il destino dei neonati, erano e sono tanto care ad ogni mamma, e ad esse si legano le Tre Madri, Matronae, il cui culto è attestato ad Angera, come in tutto il Verbano, nel mondo celtico Cisalpino e Transalpino, anche se con forme, nomi e dettagli talvolta differenti.
L’ingresso alla conferenza è libero fino ad esaurimento posti.
Per tutti i bambini dai 5 ai 12 anni che vogliono imparare la danza delle Matrone di Angera l’appuntamento è sempre il 17 Aprile, al MABA (Museo Archeologico dei Bambini Angera), Via Marconi 2, ma alle 15.00 e su prenotazione, museoarcheologicodiangera@gmail.com, 320 4653416.