L’amore per la patria, l’attaccamento alla famiglia, il rispetto per l’autorità, il valore della cultura e dello studio, lo spirito di sacrificio, l’eroismo e la pietà verso i più deboli: sono questi i sentimenti che animano il libro «Cuore», scritto da Edmondo De Amicis nel 1886, a venticinque anni di distanza dall’Unità d’Italia, con l’intento di insegnare ai nuovi cittadini del Regno virtù civili utili per la formazione di una comune coscienza nazionale. A quest’opera, che è stato almeno fino al secondo dopoguerra un testo immancabile nella formazione morale e civile di intere generazioni di italiani, guarda lo spettacolo prodotto dal teatro Sociale di Busto Arsizio, in collaborazione con l’associazione culturale «Educarte», in occasione dei festeggiamenti per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia.
Da mercoledì 16 a venerdì 18 marzo, nella sala di piazza Plebiscito sarà, dunque, possibile rivivere le pagine più significative del romanzo di Edmondo De Amicis: diario immaginario di un alunno torinese della terza classe, Enrico Bottini, nel quale vengono raccontati gli episodi lieti e tristi, le curiosità di un intero anno scolastico, e dove sono riuniti nove racconti dettati, mensilmente, dal maestro Perboni ad edificazione della giovane scolaresca, oltre ad alcune lettere dei familiari.
La riduzione scenica, firmata così come la regia da Delia Cajelli, porterà i più piccoli, ma anche gli adulti a riscoprire le indimenticabili avventure del buon Garrone, del monellaccio Franti, dello studioso Derossi, del volenteroso Crossi, del caparbio Stardi e dell’eterea maestrina dalla penna rossa, ma anche di tanti giovani «eroi», considerati modelli da imitare per le loro azioni di eccezionale abnegazione. Basti pensare alla piccola vedetta lombarda, che consuma il proprio sacrificio per spiare le mosse del nemico, allo scrivano fiorentino, che lavora di notte per aiutare i genitori, o ancora al tamburino sardo, che partecipa ad un’azione militare dell’esercito piemontese e che, per questo, perde una gamba. Non mancheranno medaglioni di tipo oleografico dedicati a Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II e una colonna sonora ricca di canzoni popolari regionali, da «Romagna mia» a «Ciao Turin», da «Porta un bacione a Firenze» a «Sole mio», ma anche di canti risorgimentali come «La bandiera dei tre colori» e «L’inno di Garibaldi».
Tre le rappresentazioni di «Cuore» in cartellone: due riservate alle scuole primarie e in programma nelle giornate di mercoledì 16 e venerdì 18, alle ore 10.15, e una, per il pubblico adulto, in agenda nella serata di giovedì 17 marzo, alle ore 20.30, nell’ambito della stagione cittadina «BA Teatro». Alle repliche mattutine prenderanno parte più di 1200 bambini provenienti dalla provincia di Varese e dal Milanese.
A salire in scena saranno gli allievi di «Attori in erba, corso di educazione alla teatralità per studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, inserito nel progetto «Officina della creatività» di «Educarte». Con loro sul palco ci saranno alcuni attori della compagnia stabile del teatro Sociale: Gerry Franceschini ed Elisa Vai, che interpreteranno rispettivamente la parte del maestro Perboni e della maestrina della penna rossa, oltre a Ada Garufi, Mario Piciollo e Claudio Tettamanti. Luci e fonica vedranno all’opera Maurizio «Billo» Aspes; i costumi portano la firma di Cristina Milazzo.
In occasione dell’anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, avvenuta il 17 marzo 1861 a Torino, il teatro Sociale di Busto Arsizio porta, dunque, in scena un testo emblematico dell’Italia post-risorgimentale, un testo che per lungo tempo è stato considerato, con il «Pinocchio» di Collodi, indispensabile «per fare gli italiani», tanto è vero nel 1923 «Cuore» aveva già raggiunto il milione di copie vendute.
Si chiude, dunque, nel segno del primo best-seller dell’Italia unita il secondo anno del corso di didattica teatrale per bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado, tenuto dall’associazione culturale «Educarte» e previsto dalla convenzione triennale stipulata, nella primavera del 2009, tra la società «Il teatro Sociale» srl e l’amministrazione comunale di Busto Arsizio. Un corso gratuito, questo, che ha permesso a una cinquantina di allievi di età compresa tra i 6 e i 13 anni di studiare i primi rudimenti di recitazione, canto, uso della voce ed espressività corporea, sotto la supervisione di un team di insegnanti composto dalla regista Delia Cajelli, dalla ballerina e coreografa Elisa Vai e dall’attrice e cantante Anita Romano.
Il biglietto di ingresso per «Cuore» è fissato ad euro 5,00.
Per informazioni è possibile contattare la segreteria del teatro Sociale di Busto Arsizio allo 0331.679000 o visitare il sito internet www.teatrosociale.it