Il 14 aprile 1983, alla presenza di un folto pubblico di giornalisti, critici e personalità della cultura, si inaugurava il Museo Salvini.
Per ricordare questa evento e celebrare il trentennale del Museo, il 12 Maggio 2013 alle ore 15,30, a Cocquio Trevisago (nelle sale del Museo stesso), l’Associazione Museo Innocente Salvini inaugurerà una mostra di sculture inedite di Enrico Marini e presenterà il volume, “1983/2013 – I trent’anni del Museo Salvini”, relatore il Prof. Giuseppe Armocida.
La pubblicazione nasce dall’ideazione di Anna Visconti, Presidente dell’Associazione Museo Innocente Salvini in collaborazione con Anna Gasparotto, Gianni Pozzi, Francesca Visconti, Mosè Visconti e con il patrocinio della Comunità Montana Valli del Verbano, dei Comuni di Cocquio Trevisago e di Gemonio, del Centro Studi “Giancarlo Peregalli” e di Artevarese; il volume è stampato da Arti Grafiche Aricocchi in Caravate.
A trent’anni dalla fondazione il Museo Salvini e la sua Associazione hanno ritenuto opportuno documentare, con una pubblicazione, gli sforzi fatti per promuovere l’opera e la figura artistica di Innocente Salvini e per trasformare, con interventi rigorosi, il vecchio mulino dove visse, lavorò e infine si spense il maestro, in una emergenza museale di rilievo provinciale e regionale.
Per realizzare questo ambizioso progetto, l’Associazione Museo Innocente Salvini ha individuato e sviluppato, in questi trent’anni, tre distinti percorsi di lavoro.
La prima sezione si occupa di esposizioni, ricerche e approfondimenti sull’opera e il vissuto dell’artista Innocente Salvini e si conclude con un’ampia rassegna della critica e una bella scelta iconografica; la seconda sezione comprende gli interventi di restauro e consolidamento eseguiti su parti del mulino e la sua trasformazione in museo; la terza sezione è un riepilogo delle offerte culturali e didattiche proposte dalla nostra Associazione per rendere vivo e attivo il Museo Salvini.
Nella pubblicazione sono inseriti molti contributi di diverse discipline, professionalità che in questi trent’anni, hanno collaborato alla realizzazione delle iniziative dell’Associazione Museo Innocente Salvini. Questa molteplicità di voci è contemporaneamente arricchimento della pubblicazione stessa e testimonianza del coinvolgimento e della fascinazione che l’artista e il museo sanno operare.