Uno dei casi più controversi e strumentali della storiografia politica in Italia – quello dei falsi diari di Mussolini, che ancora vengono usati come “arma” nella contemporaneità delle vicende di scontro politico – è al centro del libro di Mimmo Franzinelli (pubblicato da Bollati Boringhieri), Autopsia di un falso: i diari di Mussolini e la manipolazione della storia, che viene presentato giovedì 16 giugno alle ore 17.30 alla Sala Filmstudio’90 di via De Cristofos 5 a Varese. A presentare l’autore e ad introdurre la proiezione di immagini inedite sarà il giornalista varesino Franco Giannantoni. Ingresso gratuito.
Con ritmo intermittente, da cinquant’anni diari attribuiti a Mussolini compaiono e svaniscono, in scenari che coniugano la frode con l’affarismo e forme sconsiderate di revisionismo storico. Il punto di svolta è segnato nel novembre 2010 dalla pubblicazione dei Diari di Mussolini [veri o presunti] 1939. Cinque agende rinvenute dal senatore Dell’Utri in Svizzera sono presentate come la rivelazione del «volto umano» del duce, pacifista e amico degli ebrei, intimamente avverso a Hitler e preoccupato unicamente della «sua» Italia. Un testo, insomma, che – se fosse vero – costringerebbe gli storici a riscrivere la biografia di Mussolini e a reinterpretare le vicende del Novecento. Mimmo Franzinelli (Premio Viareggio per la saggistica 2000 con I tentacoli dell’Ovra), smonta con analisi testuale e strumentazione storiografica il manufatto fabbricato da specialisti in apocrifi mussoliniani. Un’indagine avvincente e rigorosa svela incongruenze, anacronismi e svarioni che caratterizzano i presunti diari e ne dimostra l’assoluta inverosimiglianza. Il lettore apprenderà, tra l’altro, quali sono le fonti – dai diari di Ciano ai quotidiani del regime – cui i falsari hanno generosamente attinto per creare il loro capolavoro. Autopsia di un falso raffronta l’agenda 1939 ora pubblicata da Bompiani con i falsi diari di Hitler lanciati nel 1983 dal gruppo editoriale «Stern», illustra caratteri e modalità della campagna promozionale costruita da Dell’Utri su questo testo apocrifo, spiega le ragioni che hanno spinto un senatore della Repubblica a impegnarsi in un’operazione mass-mediatica senza precedenti. Un manuale sulla falsificazione della storia e la manipolazione dell’opinione pubblica, sul rapporto tra verità e fiction, sul divario tra gli eventi storici e la loro rappresentazione mistificante. Un testo rivelatore di una fase della vita italiana in cui – dalla cultura alla politica – il verosimile e il falso vogliono sostituirsi al reale.