Dall’ 11 luglio al 9 agosto presso la Palazzina della Cultura, Via Verdi, Daverio, si terrà una mostra, patrocinata dal Comune di Daverio, dalla Provincia di Varese e di Expo 2015, dal titolo: “Arte concreta contemporanea ungherese, Convergenza frattale“. La curatrice della mostra è: Viola Farkas, storico dell’arte. Gli artisti partecipanti sono: Bálint Baráth, grafico, Szabolcs Bátorfi, pittore, Péter Botos, scultore e vetrista, Tibor Budahelyi, scultore, Zoltán Fábián, pittore, István, Halmi-Horváth, pittore, Zoltán Szlabey, grafico e pittore.
Tutti legati all’arte concreta, geometrica, che è il punto comune del loro modo d’esprimersi. Perciò hanno formato un gruppo non soltanto per questa mostra, che è la prima, ma anche per collegarsi e lavorare insieme nel futuro. La poetica della formazione è basata sul fatto che l’arte moderna ungherese ha forti legami con l’avanguardia classica geometrica. Si deve ricordare ad esempio che nel movimento Bauhaus gli artisti ungheresi come László Moholy-Nagy, Marcel Breuer, Farkas Molnár, Alfréd Forbáth ecc. erano grandemente rappresentati. Ma si deve anche citare l’attivismo, movimento creato da Lajos Kassák o anche il gruppo De Stijl con Vilmos Huszár. Per questi fatti, possiamo dire che un segmento dell’arte contemporanea ungherese continua questa tradizione nel XXI secolo.
La mostra sarà visitabile il venerdì, il sabato e la domenica nei seguenti orari: 10-12 e 15-18.