Alma Rosé in scena: racconta gli orti urbani

Orti nella città. Oltre a quelli comunali, ci sono quelli privati, quelli dentro le scuole, nei quartieri, nei parchi, dentro il carcere o sui balconi. Attraverso le storie di alcuni orti milanesi raccontiamo come dei cittadini riscoprono il rapporto con la natura, un nuovo modo di stare insieme o la realizzazione di una visione comunitaria del vivere, fondata sulla terra come bene comune. Dagli orti trentennali degli immigrati meridionali, recintati con materiali  di recupero e difesi a denti stretti, agli orti comunitari, senza recinzioni e gestiti attraverso decisioni collettive, a quelli  privati più simili a giardini per famiglie o singoli alla ricerca della vita all’aperto. Ogni volta l’orto diventa una espressione personale, un luogo dove ritrovarsi o il terreno da cui ripartire per ridare senso alla vita di comunità, in una visione planetaria. Uno sguardo alla nostra realtà metropolitana raccontata insieme alla musica del polistrumentista Mauro Buttafava, in scena con altri due musicisti, per un concerto dal vivo che mette insieme storie e testimonianze video e fotografiche.
Quella di venerdì 21 settembre alle ore 21, presso Cascina Monterobbio – via San Paolino, 5 a Milano, è la prima tappa di “Un viaggio di conoscenza nel mondo della sovranità alimentare”. Si tratta di un viaggio produttivo artistico che parte dalla ricerca e dall’inchiesta tra le realtà e le storie di tutto il mondo per creare uno spettacolo teatrale dedicato alla sovranità alimentare, anche in vista dell’Expo 2015. Il teatro di Alma Rosé vuole raccontare in “Concerto tra gli orti” la vita delle persone, la vita di “urbani” e quella di chi lavora la terra e di chi dista da noi migliaia di chilometri, per cercare il filo che le mette insieme, attraverso storie, interviste, testimonianze, video, reportages.