Sabato 25 marzo alle ore 21, al Teatro Duse di Besozzo (VA), all’interno della stagione organizzata dall’ Amministrazione comunale, va in scena lo spettacolo-concerto ROBA MINIMA S’INTEND, un concerto malincoMico incentrato sulle canzoni di Enzo Jannacci. Creato e interpretato da Stefano Orlandi, con la produzione Atir Teatro Ringhiera, è un percorso di musica, parole e immagini intorno alla figura di Jannacci e della Milano che il cantautore milanese e ha raccontato nelle sue canzoni fin dagli anni ’60.
La Milano dei quartieri con i suoi mille personaggi stravaganti e surreali: i “pali” dell’Ortica, quello che andava a Rogoredo a “cercare i sò danée”, le balere di periferia dove c’è sempre chi “per un basin” avrebbe dato la vita intera. I sogni e le miserie di chi sta ai margini di una società che corre troppo veloce, incurante degli ultimi. Il boom economico con le sue contraddizioni, con “Vincenzina” che vuol bene alla fabbrica, quello che “prendeva il treno per non essere da meno” e chi davanti a un documento di residenza “gli viene in mente tutta l’infanzia”. C’è chi insegue una storia d’amore: “roba minima, s’intend, roba de barbun”, e poi c’è chi nonostante tutto ride, e ride di gusto perché “ sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale”. Jannacci è stato sempre dalla parte degli ultimi, dei balordi, li ha cantati con il cuore in gola, nei suoi versi c’è la speranza di chi non si arrende. Proprio come un clown, Jannacci ha la capacità di stupire, di creare atmosfere poetiche, di inventare incantesimi, di far ridere e piangere allo stesso tempo.
Canzoni comiche e malinconiche, ovvero malin-comiche sono introdotte e contaminate dalle parole di alcuni autori milanesi che, per assonanze logiche e illogiche, danno vita a una carrellata di personaggi eccentrici, surreali, timidi o inquieti, ma sempre densi di quella umanità semplice e schietta di cui erano ricche le periferie popolari e le case di ringhiera della Milano negli anni 50-60.
L’accompagnamento musicale, nonché gli arrangiamenti sono affidati a Massimo Betti (chitarra), Stefano Fascioli (contrabbasso), Giulia Bertasi (fisarmonica), musicisti milanesi con diverse esperienze sia nel campo del jazz che della musica per il teatro.
“Roba minima s’intend”
pur avendo il suo cuore pulsante nelle canzoni di Jannacci è a tutti gli effetti uno spettacolo teatrale dove la semplice ma suggestiva scenografia di Maria Spazzi e le luci di Alessandro Verazzi evocano una città: Milano, avvolta nella nebbia e abitata dai personaggi che vengono, via via, interpretati con ironia e leggerezza Stefano Orlandi con ironia e leggerezza. I costumi sono di Federica Ponissi e l’elaborazione delle immagini di Pietro Paroletti.
Biglietto € 12, ridotto (under 14) € 6.
Le prenotazioni si effettuano presso Musical Box via XXV Aprile, 58 Besozzo tel. 0332 770479