A Venegono presentazione di “La Principessa di Gungtang – dall’antico Tibet la storia di una vita senza fine”

L’Universauser  , la Biblioteca del Comune di Venegono Inferiore con l’Associazione Ecohimail Onlus  vi invitano all’incontro” La Principessa di Gungtang  – dall’antico Tibet la storia di una vita senza fine”, conferenza con immagini  di Maria Antonia -Tona- Sironi Diemberger.

Lunedì 26 marzo  alle ore 21.00,  presso la Sala della Biblioteca  – Comune di Venegono Inferiore

L’autrice presenterà il romanzo attraverso meravigliose immagini dei luoghi (IL TIBET) dove la principessa ha vissuto, e dove lei stessa ha lavorato e viaggiato per oltre 20 anni.

Anni di avventura e di ricerche con i due Diemberger, padre e figlia. Alpinismo e antropologia. Montagne da scalare, ma soprattutto sede di divinità, quando non divinità esse stesse, venerate dalle popolazioni locali e protagoniste della storia imperiale del Tibet. In questa inusuale prospettiva del Paese delle Nevi compaiono “Valli Nascoste” misteriosamente rivelate da grandi maestri del passato, preziosi “Mandala del Paesaggio” che si estendono attorno alle grandi cime, antichi testi che emergono da polverose biblioteche e raccontano storie di monasteri, reami, personaggi realmente vissuti e poi entrati nella leggenda. E’ un mix affascinante che in questa presentazione Maria Antonia, Tona per gli amici, offre agli ascoltatori con il racconto delle esperienze e delle ricerche sue e dei suoi compagni, e con l’ausilio delle immagini raccolte in oltre vent’anni vissuti fra Tibet e Nepal, nelle stupende vallate himalayane.  Alcuni anni orsono, nel corso di questi viaggi e ricerche, dagli antichi testi emerse una figura particolarmente interessante: una principessa vissuta nel quattordicesimo secolo. Figlia del re di Gungtang, un piccolo regno del Tibet centro occidentale, la cui vita fu interamente raccontata in un manoscritto. Colta, volitiva, carismatica, con la sua personalità si impose ai discepoli e ai sudditi del suo tempo, ed affascinò anche i nostri ricercatori. Hildegard ne tradusse e commentò il testo dal tibetano all’ inglese, ricavandone un testo scientifico, Tona invece ne ha fatto un romanzo storico, fedele al manoscritto originale ma arricchito dalle sue conoscenze personali del paese. Kurt ne ha scritto l’ introduzione in cui racconta, oltre alle sue esperienze tibetane, le vicende di famiglia che hanno portato alla fortunosa scoperta.

 Maria Antonia (tona) Sironi Diemberger nata a Varese, allieva del Prof Ardito Desio, laureata in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Milano, ha insegnato matematica e scienze nella scuola media. Ha iniziato l’attività di scrittrice con libri per bambini e ragazzi. Appassionata del mondo della montagna, ha scritto e tradotto libri di viaggio e di alpinismo relative soprattutto all’Himalaya e al Tibet. Svolge anche attività di traduttrice dal tedesco e dall’inglese. Ha portato in lingua italiana buona parte delle opere di Kurt Diemberger.
Ha svolto attività di consulenza per film nelle regioni himalayane.
Da anni collabora con la figlia Hildegard Diemberger, a progetti e campagne di ricerca antropologica in Nepal e in Tibet per conto dell’Università di Cambridge, dell’Università di Vienna e del Comitato Ev-K2-CNR, pubblicando articoli su riviste specializzate.

Libri pubblicati:
Sironi, M.A. Il giro del mondo in ottanta animali, ed. Girotondo Varese, 1070
Sironi, M.A.Il meraviglioso mondo delle piante, ed. AMZ Milano 1972
Sironi, M.A. Terra di Baffin, ed. Bietti, Milano, 1973
Sironi, M.A. Animali del Passato, ed. De Vecchi, Milano, 1976
Sironi, M.A., Diemberger Hildegard, Pasang Wangdu, La Storia del Cristallo Bianco, ed Ferrari,  Clusone 1995. Finalista al Banff Mountain Book Festival 1996
Sironi, M.A., Tibet, il Tetto del Mondo fra Passato e Presente, Presentazione di Kurt Diemberger. Ed. White Star, Vercelli 1999
Sironi M.A., Diemberger Hildegard, Sonam Tsomo, Tibet – l’altra metà del cielo. Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2002. Presentazione di Dacia Maraini. Segnalato al Premio ITAS per il Libro di Montagna 2003. Vincitore al Premio Gambrinus Giuseppe Mazzotti 2003 per la sezione Montagna.