Presso Universauser di Varese continua il percorso costruito sull’arte dell’incisore olandese Maurits Cornelis Escher. Il viaggio attorno all’artista è iniziato lo scorso anno quando la relatrice, Angela Fiegna Sorel, si è soffermata soprattutto sul tema della simmetria, che ha affascinato l’artista fin dal suo primo viaggio a Granada, quando si è imbattuto nelle stupende tassellature moresche dell’Alhambra.
Altre però sono le suggestioni che hanno animato l’opera di Escher, questo strano incisore-artigiano più vicino al mondo dei matematici che a quello degli artisti. Una di queste è il tema dell’infinito, oggetto della prima conversazione, che l’artista ha cercato di affrontare, in alcuni casi “aggirare”, attraverso magnifiche intuizioni. Questo tema, squisitamente filosofico oltre che matematico, permetterà alla relatrice di fornire spunti, aprire spiragli, suggerire ulteriori approfondimenti. L’eterna corsa di Achille e la tartaruga si intreccerà con la “cattiva infinità” di Hegel, la musica di Bach aprirà i paradisi dell’infinito in musica, la magia dei frattali svelerà la presenza di un procedimento ricorsivo anche nel finito della natura.
Nel corso della seconda serata saranno invece mostrati i motivi che forse hanno reso più celebre l’artista, quei paradossi visivi e mentali di fronte ai quali vacillano tante delle nostre certezze. Figure e sfondi perfettamente reversibili, scalinate che si possono scendere o salire contemporaneamente, “paesaggi” che disorientano per la presenza di vari punti di fuga finiscono per mettere in difficoltà molte delle nostre consuetudini visive e concettuali.
Simmetrie, infinito, paradossi vengono presentati separatamente nel corso delle conversazioni ma nel concreto dell’arte di Escher si fondono magistralmente, soprattutto in alcune opere in cui la vena intellettualistica cede il passo a quella più propriamente creativa. Ciascuno di questi temi, per l’intreccio strettissimo col mondo della matematica, per i rimandi ad altri ambiti di conoscenza (per esempio la psicologia della forma), per riferimenti ad altre opere del passato, si presta ad approfondimenti che possono andare molto al di là di queste semplici conversazioni. L’ambizione della relatrice non è certamente quello di esaurirne la trattazione, è semplicemente quella di condividere con i presenti l’emozione per un incontro affascinante e di suggerire ulteriori percorsi.
Lunedì 7 novembre ore 17,45
M.C.Escher e l’infinito
Dall’ossessione della tassellatura all’ossessione per l’infinito
Hegel e il “cattivo infinito”
Escher, Bach e l’eterna circolarità
Il fascino degli specchi
L’infinito nel finito
Achille e la tartaruga
Che cosa sono i frattali?
Effetto Droste e mise en abyme
Escher e la ricorsività
Lunedì 14 novembre ore 17,45
M.C.Escher e i paradossi
La vena giocosa di Escher
La percezione figura-sfondo e le illusioni percettive
“Belvedere” e il cubo impossibile
Escher e i mondi paralleli
“Cascata” e il triangolo di Penrose
Una strana “Balconata” a Malta
Variazioni sull’anello di Moebius
Spazio Scopri Coop- via Daverio- Varese
Per informazioni e adesioni Tel. 0332-341843 (ore 15,00-18,00)