«Carmen», sul palco del sociale di Busto tutti «i colori della passione»

Si tinge di tutte le mille sfumature del rosso, colore della passione e del sangue, l’allestimento della «Carmen» di Georges Bizet, che il Teatro dell’Opera di Milano proporrà nella serata di giovedì 24 novembre, alle ore 21.00, presso il teatro Sociale di Busto Arsizio. A firmare la regia e l’ideazione scenica dello spettacolo, inserito nell’ambito della stagione cittadina «BA Teatro», sarà Mario Riccardo Migliara. La mezzosoprano Seon Young Pak vestirà i panni della protagonista, l’ammaliante e sfrontata sigaraia di Siviglia. Il tenore Nester Martorell Perez darà corpo e voce al suo amante, il brigadiere don José. Il torero Escamillo sarà interpretato dal baritono Laurence Meikle; mentre la soprano Alice Quintavalla sarà la dolce Micaela.  Sul palco, con i cantanti lirici dell’associazione milanese, considerata oggi la prima compagnia itinerante di produzione di allestimenti completi di opera lirica in Italia, saliranno anche l’Orchestra Accademia UECO e il coro del Teatro dell’Opera di Milano, diretti rispettivamente da Claudio Morbo e Damiano Cerutti. Le scenografie per questa “rilettura” del capolavoro bizetiano, intitolata «I colori della passione», portano la firma di Arti in Scena; mentre gli abiti sono stati realizzati dall’Accademia del costume per lo spettacolo di Milano.

UN ALLESTIMENTO IN ROSSO

L’allestimento del Teatro dell’Opera di Milano, che si avvale della collaborazione dell’associazione «Istituto del colore» e della rivista «Colore», rilegge cromaticamente il capolavoro di Georges Bizet. Tutte le tonalità del rosso in primis, e poi giallo oro, arancione, blu notte e nero sono le tinte scelte da Mario Riccardo Migliara per raccontare la Spagna di feste, passione e sangue, che fa da sfondo alla storia d’amore e di morte della seducente Carmen. Gli abiti, realizzati dall’«Accademia del costume per lo spettacolo» di Milano, sono delle vere e proprie «macchine sceniche», che alimentano ed enfatizzano le emozioni trasmesse dall’opera.

Una «tela di ragno» caratterizza la scenografia, emblema -racconta lo stesso regista- della «seducente ineluttabilità della protagonista, che si trova preda della sua stessa seduzione», «imprigionata nel disegno –inevitabilmente impietoso- del destino». Questo semplice oggetto scenico sarà costruito in fibra ottica, come tutte le restanti immagini scenografiche. «Il materiale scelto per le scene rappresenta –racconta ancora Mario Riccardo Migliara- una delle proposte più innovative del panorama scientifico  attuale. E il suo utilizzo decorativo ed illuminotecnico è ancora per lo più inesplorato, soprattutto nel campo della lirica».

 «TUTTI ALL’OPERA», QUATTRO APPUNTAMENTI PER I MELOMANI

«Carmen» è il primo appuntamento della mini-rassegna «Tutti all’opera», promossa dall’associazione culturale «Educarte» e dal Teatro dell’Opera di Milano, con la fattiva collaborazione della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus.

Dopo l’allestimento del capolavoro di Georges Bizet, l’iniziativa proseguirà con due opere di Giacomo Puccini, «La bohème» (23 febbraio ‘12) e «Tosca» (22 marzo ‘12). Il primo allestimento ambienterà la storia d’amore tra Mimì e Rodolfo non a Parigi (come vuole il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica), ma tra le vie della Milano di inizio Novecento, tra i bar degli artisti del quartiere di Brera. L’altro capolavoro pucciniano in cartellone, «Tosca», verrà, invece, rivisitato utilizzando come chiave di lettura l’«assenza di Dio» che caratterizza tutto il mondo di Floria Tosca e Mario Cavaradossi. Un mondo, dove nell’arco di poche ore, si succedono un’evasione, una scena di tortura, un tentativo di violenza sessuale con l’uccisione del mancato stupratore, una fucilazione e un suicidio.

«Tutti all’Opera» terminerà, quindi, con il dramma giocoso «La Cenerentola» (10 maggio ‘12) di Gioacchino Rossini, in una versione sperimentale denominata dagli stessi ideatori, Mario Riccardo Migliara e Vito Lo Re, «teatroinmusical». La partitura sarà aggiornata ai tempi moderni, con l’inserimento di «strumenti particolari e armonie nuove»; mentre la trama verrà arricchita da numerosi colpi di scena: Cenerentola avrà anche qualche dubbio sul suo principe azzurro, ma –tranquilli!- la storia avrà il solito, inevitabile lieto fine. O forse no, perché in teatro tutto è possibile.

L’abbonamento a tutti e quattro spettacoli ha un costo, molto popolare, di euro 80,00.  Il prezzo del biglietto per ogni singolo appuntamento è, invece, fissato ad euro 32,00 per il l’intero ed euro 25,00 per il biglietto ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci persone.

Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici di piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E’, inoltre, possibile riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000, tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.00.

Informazioni al pubblico: Teatro Sociale, piazza Plebiscito 8, 21052 Busto Arsizio (Varese), tel. 0331.679000, fax. 0331 637289, info@teatrosociale.it, www.teatrosociale.it