“Alma Rosé” per non dimenticare

Anche quest’anno il CdA ha deciso di inserire un appuntamento legato alla Giornata della Memoria. Non il solito spettacolo che riepiloga il numero dei morti e descrive gli orrori di quel periodo, ma una storia vera, commovente. Mercoledì 25 gennaio – ore 21.00 Alma Rosé in: “Alma Rosé” di Claudio Tomati, con Annabella Di Costanzo e Elena Lolli, coordinamento registico di Mauro Maggioni. Posto unico € 10,00

Alma Rosé è uno spettacolo ispirato al libro di Fania Fenelon Ad Auschwitz c’era un’orchestra, testimonianza della sua detenzione nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau dal gennaio del 1944 alla fine della guerra.
Qui Fania entrò a far parte dell’unica orchestra femminile di tutti i campi di concentramento della Germania e dei territori occupati, diretta da Alma Rosé, eccezionale violinista ebrea, nipote di Gustav Mahler. La messa in scena è incentrata sul rapporto tra le due musiciste, il loro diverso modo di vivere il lager e la necessità di fare musica.
Per Fania suonare è un mezzo per sopravvivere e sopravvivere è ricordare per “fare sapere al mondo”. Anche in una condizione estrema Fania riesce a mantenere intatta la propria umanità: sa di suonare e cantare una musica “che è la cosa migliore a Birkenau in quanto procura oblio e divora il tempo, ma è anche la peggiore perché ha un pubblico d’assassini”.
Per Alma la musica è un fine, il fine su cui ha costruito la propria identità di tutta una vita, e quando, deportata ad Auschwitz, le viene affidata la direzione dell’orchestra femminile del campo, cercherà in tutti i modi di realizzare musiche sublimi, disinteressandosi delle conseguenze delle proprie azioni.
 

Perché vederlo?
Per non dimenticare. Perché questo spettacolo non si limita a ricordare, come spesso accade in questa ricorrenza, la Storia, ma ci racconta una storia, commovente.

Biglietteria:

mercoledì e sabato dalle 10.00 alle 14.00;

giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00.

Tel: 02.96.70.21.27.