Il racconto delle cinque giornate

Il comitato “Paolo Maspero Onlus”, per i Festeggiamenti dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia in Casciago e Comuni limitrofi, invita tutti a teatro.

Il racconto delle cinque giornate è uno spettacolo a cura di Mario Chiodetti, si terrà il 19 novembre – ore 21.00 – sala centro sociale – via S. Vito 4 – Luvinate ( Va ), ingresso gratuito.

Uno straordinario documento d’epoca, stampato pochi giorni dopo la fine dell’insurrezione dei Milanesi contro gli Austriaci, dal 18 al 22 marzo 1848, ci consente di vivere quasi in contemporanea i fatti, come si sono svolti ora dopo ora, grazie al racconto in presa diretta dei protagonisti. Oltre 200 testimoni oculari narrano in prima persona gli accadimenti sulle barricate erette dai cittadini, la reazione degli occupanti, le catture e le torture, con uno stile asciutto e cronachistico.

Si legge, per esempio, in una delle pagine dedicate alla giornata di lunedì 20 marzo 1848.

«Verso le dieci antimeridiane cominciarono a suonare a stormo le campane del vicino San Pietro in Gessate, e intanto, dietro le barricate verso il Borgo di Monforte, nelle ortaglie circondanti il Conservatorio, in quelle dell’Orfanatrofio maschile tra il Borgo della Stella e il Corso di Porta Tosa, e nelle altre al di à presso il Foppone e Borgo Fontana, avendo a compagni il contino Archinti con molti de’ suoi, l’ingegnere Cardani, i fratelli Modorati ed altri molti, con alcuni pompieri, cominciarono un fuoco sempre crescente di scariche di schioppi da caccia, fucili, carabine contro i Croati appiattati dietro gli alberi del bastione sin dietro alle case del dazio di Porta Tosa e dietro il muraglione del magazzino del Cagnola, con cavalleria schierata e cannoni che traevano a mitraglia».

L’intento del Grande Orfeo, ensemble musicale e teatrale che ricostruisce con cura filologica pagine di storia e di costume, è di sceneggiare parti del libro e trasformarle in una lettura attorale, simile a una moderna “radiocronaca”, con l’accompagnamento musicale di brani risorgimentali registrati in dischi originali a 78 giri e di musiche dal vivo, con canto e pianoforte. La voce di Enrico Caruso, per esempio, accompagnerà il racconto intonando “l’Inno di Garibaldi”, ma non mancheranno interpretazioni de “La Bela Gigogin”, “Addio mia bella addio” e di canzoni popolari dell’epoca, come “La viuleta”. Poi si prevede l’esecuzione dal vivo di brani legati all’epopea risorgimentale, con voce e pianoforte o soltanto con il pianoforte. Si tratta di canzoni popolari lombarde della tradizione di Barbapedana e di composizioni per pianoforte dedicate di volta in volta all’esercito piemontese o ai garibaldini.

Lo spettacolo è diviso in tre sezioni:

– Le Cinque Giornate di Milano nei racconti dei protagonisti

– Il Risorgimento nei salotti buoni della Contessa Maffei a Milano e di Costanza d’Azeglio a Torino. Gli artisti impegnati, da Verdi agli Induno, ecc.

– La Battaglia di Varese nei documenti e negli aneddoti