Due occasioni di incontro mercoledì 12 ottobre a Varese con Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, ma soprattutto militante politica: un’icona per la generazione che negli anni Settanta si collocava nelle posizioni più radicali rispetto all’ ‘”ortodossia comunista”. In quegli anni Luciana fu radiata dal PCI e con altri fuorusciti come Luigi Pintor e Rossana Rossanda fondò Il Manifesto: un progetto politico che per decenni fu soprattutto una forma comunicativa originale che coincideva con l’omonimo giornale.
Ma stavolta la Castellina viene a Varese a presentare un libro che scava nell’intimo della sua autobiografia: ragazza della buona borghesia romana che nel giro di qualche anno – quelli cruciali a cavallo tra fascismo e primo dopoguerra – si trova a passare dalle partite a tennis ai Parioli con la figlia del Duce alle esperienze di brigata proletaria per costruire una ferrovia nella Jugoslavia di Tito. Il diario di quegli anni racconta di un percorso di iniziazione personale alla vita (da cui il titolo “La scoperta del mondo”) che, oltre a leggere un periodo storico, può parlare ai giovani di oggi e di sempre, che hanno sempre bisogno di buttarsi nel mare della vita e imparare a nuotare anche in un modo un po’ avventuroso come lei ha dimostrato di saper fare. E’ anche per questo che a portare in città la scrittrice sarà il Circolo ARCI Albatros (assieme ad Albero di Antonia, CGIL e Coopuf), che nasce nel giugno scorso proprio con l’obiettivo di parlare a giovani con la voce dei giovani. L’auspicio è che siano soprattutto loro a condurre l’intervista all’autrice.
Il doppio appuntamento prevede un primo incontro informale nel pomeriggio alle ore 17.30, con un aperitivo alla Libreria Croci di via Como 20, durante il quale la Castellina dialogherà liberamente con i suoi lettori. Alle ore 21.00 l’appuntamento al Salone Macchi di via De Cristoforis, 5 moderato dal presidente dell’ARCI provinciale Giulio Rossini.
Il libro di Luciana Castellina “La scoperta del mondo” è edito da Nottetempo.