Mail Art organizza un’asta benefica per il reparto di oncologia dell’ospedale di Saronno

Sabato 24 settembre alle ore 15.30 presso la sede del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese in via don Griffanti 6 si terrà un’asta benefica di Mail Art, realizzate da artisti locali, il cui ricavato sarà devoluto al reparto di Oncologia dell’istituto Ospedaliero di Saronno. L’evento, che vede la sentita collaborazione dell’associazione Amici dell’oncologia dell’ospedale di Saronno, è inserito nella tre giorni regionale del Fai il pieno di cultura, coincidente con le Giornate europee del patrimonio, che ogni anno vede enti culturali aprirsi alla cittadinanza con varie proposte. Quest’anno il Mils ha pensato di partecipare all’evento regionale con la realizzazione di Mail art, ossia buste artistiche, sulle quali gli artisti aderenti hanno realizzato opere con varie tecniche. Buona l’adesione anche di persone residenti oltre i confini del territorio saronnese: hanno infatti partecipato artisti da Gemonio, Verbania e una classe della Scuola Primaria di Como.

Sono molto felice della risposta della gente” afferma Maria Misdea direttrice Mils “perché vuol dire che la solidarietà è un tema sentito. Quando siamo partiti col progetto sapevamo di voler destinare i fondi ad un’emergenza umanitaria, ma non avevamo ancora un fine certo. Poi a luglio una carissima amica, Giusy Moneta, ci ha lasciati a causa di un brutto male. Ha dedicato una vita ai bambini della scuola elementare in qualità di maestra e così ho pensato di dedicare a lei questo momento. Con Rosanna Moneta ci siamo messe in contatto col primario dell’oncologia, dott. Verusio, il quale si è dimostrato molto entusiasta della nostra intenzione e ci ha indirizzato all’associazione Amici dell’oncologia, che con grande tempismo ha deciso di collaborare con noi in questa impresa sociale e solidale.

Per l’importanza dell’intento confidiamo nella numerosa partecipazione delle persone, perché anche un piccolo contributo può essere di fondamentale importanza per salvare una vita”.