Grande partecipazione e tante emozioni per l’evento “Dallo stigma alla stima” in occasione dei 20 anni del Centro Gulliver di Cantello

Un bel pomeriggio di sole alla Casa Nuovi Orizzonti di Cantello. Un clima di festa, tutto preparato per accogliere, con la cura che ci sa mettere solo chi ha passione per quello che fa e per quello che vive. Giovedì 10 ottobre, Giornata Mondiale per la Salute Mentale, le porte erano aperte per accogliere le tante persone del territorio che negli anni si sono affezionate alla Casa di via Pianezzo, sede delle Comunità “Cielo e Terra” e “Vento e Fuoco”: cantellesi, ma anche varesini e varesotti. Ospiti, Operatori, Famigliari, Volontari, Istituzioni, Associazioni…: una bella occasione per celebrare insieme i 20 anni del Centro Gulliver a favore della cura psichiatrica sul territorio, con un evento dal titolo “Dallo stigma alla stima – Psichiatria tra memoria e prospettive”.

Dapprima un percorso guidato tra foto, poesie ed immagini realizzate dagli Ospiti della Casa, dal titolo “Il canto della terra, il canto del mare” – Collezione d’Art Brut, poi una tavola rotonda “20 anni di Centro Gulliver per la cura psichiatrica”, moderata dalla giornalista Mariangela Gerletti. “In questi 40 anni dalla Legge Basaglia – ci racconta don Michele Barban – tanto è stato fatto. Siamo passati dai manicomi, ai “manicomietti”, fino a comunità, come le nostre, pensate come luoghi di reinserimento e di accompagnamento all’autonomia. All’inizio per noi non è stato facile – soprattutto a livello culturale – passare da un linguaggio medico e da un modello ospedaliero, ad una comunità, con le regole di una casa. Oggi siamo arrivati ad avere anche i cancelli aperti: perché scappare da un luogo che riconosci e vivi come casa?”                                                                                                                

Isidoro Cioffi, direttore del dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze della ASST Sette Laghi ha ripercorso la storia e l’evoluzione della salute mentale dagli anni ’80 ad oggi in provincia di Varese. Con grande entusiasmo e coinvolgimento emotivo ha ricordato tutti i progetti avviati in questi anni in campo di salute mentale. Parola chiave: inclusione. Dalla residenzialità leggera, all’housing sociale, fino a progetti di tango terapia, arte terapia… Ha concluso con una frase a lui cara: “La vera perizia non consiste tanto nel vedere la patologia laddove gli altri non la scorgano, quanto piuttosto nel non vederla quando a tutti paia essere palese.”

L’iniziativa, che è stata organizzata con il patrocinio del ATS Insubria e dell’ASST Sette Laghi, ha trovato il plauso delle tante istituzioni presenti. Presente don Egidio Corbetta, parroco del Paese e il sindaco Chiara Catella “Il complimento più bello che mi hanno fatto – racconta – è che Cantello è terra accogliente. Forse all’inizio i cantellesi possono sembrare persone diffidenti, ma poi apriamo il cuore”. E il vicesindaco Genziana Malnati, nonché assessore ai servizi sociali ed educativi del Comune “Sono stata davvero contenta di questo pomeriggio. Ho ascoltato parole che mi hanno toccato mente e cuore e mi hanno arricchita.” Presente anche il nuovo dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, Giuseppe Carcano: “ci sentiamo molto vicini ai valori del Gulliver. Anche noi, attraverso la scuola desideriamo creare inclusione e dare dignità alle giovani generazioni.”