L’11 giugno nel corso di una iniziativa dal titolo “Resistenza, memoria e impegno civile nell’esperienza di due protagoniste” Maria Cervi e Laura ‘Mirka’ Polizzi al Museo Cervi verranno ricordate due fondamentali protagoniste della nostra storia recente.
L’occasione è il 4° anniversario della scomparsa di Maria Cervi (avvenuta nella tarda serata del 10 giugno 2007) e la necessità di promuovere un momento di ricordo e riflessione su colei che in modo determinante pose le basi per lo sviluppo del Museo Cervi, proseguendo il lavoro del nonno Alcide e delle donne di Casa Cervi già avviato a partire dai primi anni ’50 del secolo scorso. Maria Cervi promosse con un impegno straordinario e assiduo la storia della famiglia Cervi e l’attività del Museo, contribuendo anche a consolidare la conoscenza e memoria della Resistenza presso le generazioni più giovani. Profondamente intrecciata alla storia di Maria c’è quella di Laura Polizzi (Mirka nome di battaglia) partigiana nata a Parma, dove è scomparsa all’inizio di quest’anno, promotrice dei Gruppi di Difesa della Donna nel reggiano, che durante la sua militanza nelle file della Resistenza venne in contatto con la famiglia dei sette fratelli reggiani. Anch’essa straordinaria protagonista della Resistenza e del dopo, impegnata nel diffondere la memoria e la storia della Resistenza e il ruolo fondamentale delle donne, Laura ha ricoperto incarichi prestigiosi a livello dell’Anpi Nazionale e anche presso il Cervi, dove è stata membro del Consiglio di Amministrazione dell’attuale Istituto.
La riflessione promossa dall’Istituto coinvolge donne (soprattutto) ma anche uomini di generazioni diverse che – con il loro contributo di testimonianza – daranno l’avvio a una stagione di ricerche e approfondimento sulle due protagoniste della nostra storia, che pur con esperienze diverse (Mirka fu partigiana, Maria no) hanno inciso profondamente nel nostro presente e nel modo di tramandare storia e memoria della Resistenza,ve nel modo stesso di intendere la Resistenza, dove entrambe individuavano in primo luogo l’avvio di un modo nuovo di essere cittadine e cittadini delmondo.